Palombarini fa causa all'ospedale
L'ennesimo caso di malasanità è venuto in questi giorni alla ribalta in virtù di una causa civile promossa nei confronti dell'Asl e del Ministero della Salute (ai quali ora chiede i danni) dal noto giudice padovano Giovanni Palombarini, avvocato generale alla Procura generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione. Un intellettuale di spiccato rigore etico e giurista di rango, ricordato a Padova nel suo ruolo «garantista» di giudice istruttore al processo 7 Aprile di Autonomia Operaia.
Quella che lo vede suo malgrado protagonista è una vicenda sorta quando l'alto magistrato ebbe conseguenze inaspettate dopo un intervento chirurgico di routine in ospedale da lui effettuato il 20 febbraio 1998. All'udienza del 10 ottobre scorso, il giudice del tribunale civile Barbara Bortot ha affidato ad un consulente tecnico l'incarico d'inquadrare l'episodio nel suo esatto contesto e valutare l'entità del danno subito dall'illustre paziente, dal 1981 nominato prima segretario nazionale, poi presidente di Magistratura Democratica, nelle cui liste venne eletto al Csm. Palombarini abita a Padova ed è autore del recente libro «La variabile indipendente. Quale giustizia negli anni Duemila?». Lo difendono l'avvocato Casini Ropa di Jesi (Ancona) e l'avvocatessa Simonetta Pasqualini. Si è costituita al processo anche l'avvocatura di Stato.