I ricordi della grande guerra, serata a Vico
VICO Il centenario della prima guerra mondiale ha offerto lo spunto all'amministrazione comunale di Vico per organizzare una serata rievocativa sulle vicende degli alpini valchiusellesi coinvolti nel conflitto e commemorativa, al tempo stesso, dei caduti valligiani in quell'evento. L'appuntamento è per le 21 di domenica 2 novembre nel salone pluriuso del paese. Ideatore e conduttore della serata, Serafino Anzola, detto Ciribola, cultore di storia locale e cantore delle eroiche e talvolta tragiche gesta degli alpini canavesani nel conflitto bellico del 1915-1918, oltre che puntuale ed autorevole firma dello Scarpone Canavesano, periodico della Sezione A.n.a. di Ivrea. "Cara mamma, stasera guarda la luna….", la dice lunga il titolo dato alla manifestazione dallo stesso Ciribola e tratto da una lettera di un soldato a sua madre. Serafino Anzola snocciolerà dati (ne anticipiamo alcuni: dei 1.300 soldati vachiusellesi partiti per il fronte, 156 caddero in battaglia, mentre i feriti furono 220) e racconterà storie cariche di sofferenze, disperazione, umiliazioni ed atrocità. Una ricerca a tutto campo, quella condotta da Ciribola sfociata poi nella pregevole opera intitolata Tucc Un, due volumi nei quali l'alpino di Tonengo di Mazzè ha ricostruito la storia del Battaglione Ivrea. L'archivio di Stato, il Centro Studi dell'Associazione Nazionale Alpini, documenti e corrispondenza privata, le preziose fonti dalle quali Anzola ha attinto. E nelle oltre mille pagine del libro di Ciribola, frutto di tre anni di lavoro, trovano largo spazio vicende belliche che hanno visto protagonisti oltre agli alpini del Battaglione Ivrea, anche le penne nere del Val d'Orco e del Levanna. E sarà in particolare sui soldati valchiusellesi, che Ciribola si soffermerà nel corso della serata di Vico, non a caso messa in calendario nell'imminenza del 4 Novembre, ricorrenza che proprio in Valchiusella verrà celebrata in numerosi centri, a partire da questo fine settimana. Colonna sonora dell'appuntamento di domenica sera, i canti del coro Van e Vegnan di Vidracco, diretto da Giorgio Collerio, che proporrà alcuni brani legati alla tradizione alpina. «Non c'è futuro senza memoria del passato, pertanto anche se è ormai trascorso quasi un secolo non dobbiamo dimenticare quei poveri soldati morti in una guerra, sbagliata come tutte le guerre. Guai lasciare cadere nell'oblio il sacrificio di tanti giovani, la maggior parte dei quali contadini, il più delle volte mandati allo sbaraglio» osserva il sindaco di Vico, Antonio Nicolino. All'organizzazione della manifestazione hanno collaborato con l'amministrazione comunale di Vico, la sezione A.n.a. di Ivrea, il Gruppo Alpini di Vico, la Società di Mutuo Soccorso di Drusacco e l'Associazione culturale 'J amis del Quart. Giacomo Grosso