il retroscenaIlario LombardoINVIATO A BRUXELLESC'è una convinzione nella diplomazia italiana che da anni fa scuola e che in questi ultimi giorni Giorgia Meloni si è sentita ripetere diverse volte: sulla politica industriale l'Italia deve stare con la Germania, sul lato macroeconomico invece con la F
«La nostra famiglia politica ha guadagnato una grande leader che può aiutarci a combattere per un'Europa più giusta e più donna». Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo, ha accolto così a Bruxelles Elly Schlein, l'ultima arrivata tra i leader della famiglia del Pse. Ier
video Nel corso di una conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) non ha espresso alcun rammarico per l'attentato dei militanti palestinesi contro gli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco mezzo secolo fa. Undici atleti israeliani e un ufficiale di polizia tedesco morirono dopo che il gruppo Settembre Nero li prese in ostaggio nel villaggio olimpico nel 1972. All'epoca dell'attacco, il gruppo era legato al partito Fatah di Abbas. Alla domanda di martedì se, in qualità di leader palestinese, avesse intenzione di scusarsi per l'attacco in vista del 50° anniversario del mese prossimo, Abbas ha risposto citando le accuse di atrocità commesse da Israele dal 1947. Parlando con il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo un incontro a Berlino, Abbas ha descritto le azioni di Israele come "olocausti commessi dall'esercito israeliano contro i palestinesi". Scholz ha poi definito i commenti "inaccettabili". L'ARTICOLO In Germania il leader palestinese Mahmoud Abbas accusa Israele di "Olocausto". L'irritazione di ScholzTwitter
video Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono partiti nella notte per Kiev. Il premier italiano, il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno raggiunto la capitale ucraina in treno, seguendo un percorso blindato che da Medyka, cittadina polacca al confine, li sta portando a destinazione. Nella notte i tre hanno avuto un lungo colloquio a bordo del convoglio in vista dell'incontro con Volodymyr Zelensky che dovrebbe avvenire tra poche ore. SEGUI LA DIRETTAISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANAReuters
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M.MAN.
il casoLo stallo dei negoziati «colpa di Kiev»: così il presidente russo Vladimir Putin durante il colloquio telefonico di ieri con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha spinto per una tregua al più presto. Dopo alcune settimane di silenzio tra i due leader (l'ultimo contatto risaliva al 30 mar
il casoLo stallo dei negoziati «colpa di Kiev»: così il presidente russo Vladimir Putin durante il colloquio telefonico di ieri con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha spinto per una tregua al più presto. Dopo alcune settimane di silenzio tra i due leader (l'ultimo contatto risaliva al 30 mar
inviato a bruxellesDall'inizio dell'invasione russa in Ucraina ci sono stati diversi momenti storici per l'Unione europea. La giornata di ieri è certamente uno di questi, perché il governo tedesco - dopo settimane di tentennamenti - ha annunciato una svolta: anche la Germania fornirà armi pesanti a
inviato a bruxellesDall'inizio dell'invasione russa in Ucraina ci sono stati diversi momenti storici per l'Unione europea. La giornata di ieri è certamente uno di questi, perché il governo tedesco - dopo settimane di tentennamenti - ha annunciato una svolta: anche la Germania fornirà armi pesanti a
inviato a bruxelles«Vogliamo la vittoria dell'Ucraina e siamo determinati a fare tutto il possibile per sostenerla». Charles Michel ha un rapporto molto stretto con Volodymyr Zelensky. Soltanto lo scorso anno si era recato tre volte in Ucraina, di cui una nel Donbass in compagnia del presidente. E i
inviato a bruxelles«Vogliamo la vittoria dell'Ucraina e siamo determinati a fare tutto il possibile per sostenerla». Charles Michel ha un rapporto molto stretto con Volodymyr Zelensky. Soltanto lo scorso anno si era recato tre volte in Ucraina, di cui una nel Donbass in compagnia del presidente. E i
il casoUn maxi-fondo di solidarietà per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina e avvicinarla ancora di più all'Europa. Una sorta di nuovo Piano Marshall costruito secondo la logica del Recovery Fund: sovvenzioni e prestiti a Kiev in cambio di riforme concordate con Bruxelles per agevolare il perco
Il retroscenaAlessandro Barbera /RomaJoe Biden - a voler sottolineare la gravità del momento - era collegato dalla «Situation Room» della Casa Bianca, il luogo pieno di schermi e telefoni nel quale i presidenti americani prendono le decisioni più difficili con i vertici militari. Mario Draghi, costr
il casoUn maxi-fondo di solidarietà per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina e avvicinarla ancora di più all'Europa. Una sorta di nuovo Piano Marshall costruito secondo la logica del Recovery Fund: sovvenzioni e prestiti a Kiev in cambio di riforme concordate con Bruxelles per agevolare il perco
Il retroscenaAlessandro Barbera /RomaJoe Biden - a voler sottolineare la gravità del momento - era collegato dalla «Situation Room» della Casa Bianca, il luogo pieno di schermi e telefoni nel quale i presidenti americani prendono le decisioni più difficili con i vertici militari. Mario Draghi, costr
Crisi internazionaleIn Europa tutto è cambiatoIl mondo guarda con occhi diversi l'Europa, in cui per anni si è assistito all'incapacità del Vecchio continente di condividere una comune politica estera, una comune difesa. Quando il presidente russo Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina, tutti hanno pens
Questa volta non c'è stata nessuna precisazione e nessuna correzione in corsa da parte della Casa Bianca come era accaduto quando il presidente Joe Biden, da Varsavia il 26 marzo, aveva detto che Putin doveva andarsene lasciando intuire che gli Usa sostenevano un cambio di regime. L'ipotesi venne sm
La decisione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di non ricevere il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier causa ÂŤirritazioneÂť a Berlino. Lo dichiara il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che per ora non va a Kiev.
La decisione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di non ricevere il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier causa ÂŤirritazioneÂť a Berlino. Lo dichiara il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che per ora non va a Kiev.
Questa volta non c'è stata nessuna precisazione e nessuna correzione in corsa da parte della Casa Bianca come era accaduto quando il presidente Joe Biden, da Varsavia il 26 marzo, aveva detto che Putin doveva andarsene lasciando intuire che gli Usa sostenevano un cambio di regime. L'ipotesi venne sm