video La polizia sta eseguendo decine di perquisizioni nella Valle del Belice, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, alla ricerca del boss latitante Matteo Messina Denaro. Al centro delle nuove perquisizioni, mafiosi e favoreggiatori già finiti nella rete delle indagini, ma anche insospettabili su cui adesso si concentra l'attenzione della polizia. Le immagini delle operazioni nel video della Polizia di StatoPolizia
video Per gli investigatori della polizia potrebbe essere Matteo Messina Denaro l’uomo seduto accanto all’autista della jeep Pajero ripresa nel 2009 nelle campagne di Santa Margherita Belice, nell'Agrigentino. Per mesi, gli investigatori del Servizio centrale operativo e delle squadre mobili di Palermo e Trapani cercarono di risalire agli occupanti della vettura, ma non ci sono mai riusciti. È rimasto il sospetto che a bordo ci fosse il superlatitante di Cosa nostra ricercato dal 1993: l’auto era infatti nei pressi della masseria di un favoreggiatore della primula rossa, Pietro Campo. La caccia prosegue, coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Palermo. E si continua ad analizzare quel video, soprattutto l'immagine dell'uomo stempiato con gli occhiali.Di Salvo Palazzolo
video La Dia di Trapani, coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala, ha eseguito la confisca di beni per un valore di 250mila euro nei confronti del pregiudicato Gaspare Como, commerciante di Castelvetrano e cognato di Matteo Messina Denaro (per averne sposato la sorella Bice Maria), già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, attualmente detenuto per associazione a delinquere di tipo mafioso. La confisca è stata disposta dal Tribunale di Marsala al termine del procedimento penale che ha portato alla sua condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per trasferimento fraudolento di valori.Direzione investigativa antimafia
video Le quattro ore di colloquio fra il premier Conte e Armando Siri non sono bastate a sciogliere il nodo del sottosegretario leghista, indagato per corruzione. "Si deve dimettere, ma se sceglierà di non farlo non si arriverà alla crisi di governo", dice a Circo Massimo, su Radio Capital, il sottosegretario 5 stelle all'Interno Carlo Sibilia, "Siamo di fronte a una forza politica che decide di farsi del male da sola, ma così si fa un danno anche al governo. Se ci sono anche soltanto parvenze di prestanome di Matteo Messina Denaro in inchieste che in qualche modo sfiorano il governo c'è da fare chiarezza. Ogni ombra va allontanata". Fra il M5S e la Lega, aggiunge Sibilia, c'è "una diversa idea della questione morale. Dopo il colloquio con Conte mi auguro ci siano sviluppi chiari".Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto
video Armando Siri, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e senatore della Lega, è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Gli viene contestato di aver caldeggiato degli emendamenti in cambio di una mazzetta da 30 mila euro. E avrebbe intrattenuto frequenti rapporti, tutti da chiarire, con un faccendiere impegnato nel settore dell’energia - Paolo Arata, docente universitario, genovese come Siri, ex deputato di Forza Italia - su cui indagano i magistrati della Direzione antimafia di Palermo e gli investigatori della Dia per i suoi contatti con l'imprenditore Vito Nicastri, il "re" dell'eolico ai domiciliari perché ritenuto vicino all'entourage del superlatitante Matteo Messina Denaro. In questo video pubblicato sul canale YouTube da Matteo Salvini, l'intervento di Paolo Arata a Piacenza durante il vertice della Lega il 16 luglio 2017 Video: YouTube/Matteo Salvini
article Le mafie si muovono e cambiano, in cerca dell’obiettivo di sempre: fare soldi, negli ambiti dei traffici criminali. Nuovi territori, soprattutto nelle ricche regioni del Nord, tra Lombardia e Veneto, Emilia, Piemonte e Liguria. Nuovi affari. Per capire meglio, sono utilissime le pagine di “Modell...
video Napoli, una folla di persone si è radunata davanti alla questura per attendere l'uscita del boss della camorra Marco Di Lauro, arrestato da polizia, carabinieri e finanza in una operazione congiunta in via Emilio Scaglione, a Chiaiano. Di Lauro era latitante da 14 anni ed era considerato dagli inquirenti il secondo latitante più pericoloso d'Italia dopo Matteo Messina Denaro. Automobilsti rallentano, molti i curiosi, soprattutto giovani, assiepati sullo spartitraffico. di Anna Laura De Rosa
video A quaranta anni dall’omicidio di Mario Francese, il cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, si è svolta questa mattina al Teatro Santa Cecilia la ventiduesima edizione del premio dedicato al giornalista ucciso dalla mafia il 26 gennaio del 1979. I vincitori del premio sono Lucia Goracci, Paolo Borrometi e, alla memoria, Alessandro Bozzo, cronista di Calabria Ora, scomparso nel 2013. Nel corso della manifestazione, il direttore della Dia di Palermo, Giuseppe Governale, ha affermato che "Matteo Messina Denaro non ha alcuna valenza operativa, formalmente è ancora il reggente, ma non abbiamo segnali della sua operatività. Certamente abbiamo una task force dedicata alla sua cattura". di Paola Pottino
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article «Ci è stata consegnata una verità che è tanta ma non è abbastanza». Un vecchio guerriero della carta stampata come Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, saggista e grande esperto di mafie, non si accontenta. Non abbassa la guardia, non arretra neanche di un millimetro anche se del nemico di...
di MAURIZIO CATTARUZZA
article Un progetto per creare in Friuli Venezia Giulia un centro di addestramento antiviolenza per insegnare alle donne a difendersi dopo le continue vicende di aggressioni e femminicidi, ma anche per costruire le condizioni al fine di mettere a freno il bullismo nelle scuole. È il messaggio lanciato l’...
di Ciro Vitiello
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article GRADISCA. Percepiva indebitamente delle indennità per servizi esterni mai svolti e si faceva rimborsare spese di pernottamento in un hotel nel quale a tutti gli effetti non alloggiava. Per queste ragioni la Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha condannato con apposita sentenza l'ex coman...
di Luigi Murciano
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Nuovo colpo al clan del boss Matteo Messina Denaro. Un maxisequestro di beni, per un valore complessivo di 18,5 milioni di euro, è stato eseguito dai carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani nei confronti di persone ritenute collegate con il superlatitante. Si tratta dell’i