A Trieste l'omaggio dell'artista misterioso ai poliziotti uccisi in Questura

video L’artista misterioso colpisce ancora. E dopo l’opera dedicata a Giulio Regeni, donata al liceo Petrarca, e il dipinto ispirato a Nadia Toffa, apparso nel terzo anniversario della morte a Servola, il novello “Bansky” questa volta ha posizionato una tela fuori dalla Questura di Trieste, nel giorno dell'anniversario della morte dei due poliziotti, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. Il video è di Andrea Lasorte

Dal cinema all'aperto la serata per Regeni e Paciolla, Fico: "La richiesta di verità dà dignità allo Stato"

video Il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico ha partecipato alla serata promossa dal Cinema America, la prima stagionale al parco della Cervelletta, nel ricordo di Giulio Regeni e Mario Paciolla, sulle cui morti ancora non è stata fatta chiarezza. Presenti i rispettivi genitori dei due ragazzi, accompagnati dal legale Alessandra Ballerini. "Il nostro Paese deve stringersi attorno a queste due famiglie - ha affermato Fico nel corso del suo intervento - Io continuerò ogni giorno a lottare per quello in cui credo. La richiesta di verità e giustizia è basilare, dà dignità allo Stato. E ho detto ad Al Sisi che uno Stato che non fa verità su sé stesso non è uno Stato".Di Luca Pellegrini

Il piano di Draghi sul gas un grado in meno nelle case

Alessandro Barbera / romaUna tappa a Luanda in Angola mercoledì, e subito dopo a Brazzaville, capitale dell'ex Congo francese. Per Mario Draghi cercare alternative al gas russo costa tempo e chilometri. Chiusi gli accordi con i vicini africani - Algeria ed Egitto - il premier ora è costretto a sping

Putin come Al Sisi Due dittatori da processare

La guerra, la guerra, che porcheria. Che macello. Lo scompiglio totale. Più nulla è al suo posto. Uccidere diventa legittimo. Non più parole ma solo grida, minacce e ordini. I nemici sono implacabili, assetati di sangue, dei veri selvaggi. Invece di allargare le nostre frontiere umane le restringiam

"Promosso" un carnefice di Giulio

I tre ufficiali egiziani che secondo i nostri inquirenti hanno torturato Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016. A sinistra, il maggiore Magdi Ibrahim Abdelai Sharif. Al centro, Mohamed Ibraim Athar Karmel e, nell'immagine a destra, allegata anch'essa all'inchiesta in corso

Putin come Al Sisi Due dittatori da processare

La guerra, la guerra, che porcheria. Che macello. Lo scompiglio totale. Più nulla è al suo posto. Uccidere diventa legittimo. Non più parole ma solo grida, minacce e ordini. I nemici sono implacabili, assetati di sangue, dei veri selvaggi. Invece di allargare le nostre frontiere umane le restringiam

"Promosso" un carnefice di Giulio

I tre ufficiali egiziani che secondo i nostri inquirenti hanno torturato Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo nel 2016. A sinistra, il maggiore Magdi Ibrahim Abdelai Sharif. Al centro, Mohamed Ibraim Athar Karmel e, nell'immagine a destra, allegata anch'essa all'inchiesta in corso

Regeni, sospeso il processo. La legale della famiglia: "Ennesima presa in giro, Draghi intervenga"

video E' quanto ha detto Alessandra Ballerini, legale della famiglia del ricercatore italiano Giulio Regeni, ucciso al Cairo nel 2016, al termine dell'ultima udienza del processo presso il Tribunale di Roma. "Prendiamo atto dei tentativi falliti del Ministero della Giustizia di ottenere concreta collaborazione da parte delle autorità egiziane e siamo amareggiati e indignati dalla risposta della procura del regime di Al Sisi che continua a farsi beffe delle nostre istituzioni e del nostro sistema di diritto - ha detto la legale -. Chiediamo che il presidente Draghi condividendo la nostra indignazione pretenda, senza se e senza ma, le elezioni di domicilio dei quattro imputati. Oggi è stata un'ennesima presa in giro".Video di Francesco Giovannetti

A Duino il Giardino dei Giusti dedicato a Giulio Regeni

video Un fiore di ceramica giallo, il suo colore, campeggia da martedì 5 aprile nel “Giardino dei Giusti” di Duino, a pochi passi da quel Collegio del mondo unito che lo vide, giovane studente, superare la selezione per poter accedere al network internazionale dei collegi stessi. Accanto, un libro in legno, con l’intitolazione a suo nome. Giulio Regeni, il giovane dottorando trovato senza vita, nel 2016, al Cairo, nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani, continuerà a tramandare il suo insegnamento, a far vivere gli ideali per i quali si è battuto, grazie all’intitolazione a suo nome del giardino voluto da un gruppo di studenti del Mondo unito di Duino. Una breve cerimonia, alla quale hanno presenziato fra gli altri i genitori di Giulio, Paola Deffendi e Claudio Regeni, ha salutato l’evento, che ha annoverato la presenza di Gabriele Nissim, presidente del Garden of the Rightous Worldwide (Gariwo), la onlus con sede a Milano che, dal ’99, opera per far conoscere i “Giusti nel mondo”, dedicando loro un albero o un giardino - fra i quali, per l’appunto, rientra ora quello di Duino - per perpetuarne il ricordo. Video di Andrea LasorteL'ARTICOLO