E il muro racconta le tragedie ma anche storie a lieto fine
«Per me la casa di accoglienza “La Madre” è stata come una famiglia». Oppure: «Questa è una vera e propria oasi di pace». O ancora: «Qui dentro è come vivere in un sogno». Sono solo alcuni dei messaggi lasciati su dei bigliettini colorati che compongono una delle pareti dello spazio comune