La famiglia Cividini dona al Ccm altre foto per la Porta di Panzano

Mancano ormai poche settimane all'inaugurazione della Porta di Panzano all'ex albergo impiegati di Monfalcone. Si tratta della cellula dell'Ecomuseo Territori del Consorzio culturale del Monfalconese, voluta dal Comune di Monfalcone, dedicata al fotografo Giovanni Cividini (1879-1959) e al medico anatomopatologo Claudio Bianchi (1935-2017). Ed è recente la donazione al Ccm di nuovi preziosi materiali da parte di Alberto Cividini, nipote di Giovanni. Il Fondo Cividini, che documenta soprattutto lo sviluppo e l'attività del Cantiere navale triestino (Cnt) di Monfalcone, si arricchisce di quattro negativi su lastra di vetro in perfetto stato di conservazione. In due, risalenti alla metà degli anni Venti dello scorso secolo, è ritratto Gabriele D'Annunzio, cliente dello studio aperto dal fotografo a Trieste con l'inizio del Novecento, mentre negli altri due sono immortalati i tenenti piloti Pagliano e Gori, nell'aeroporto della Comina di Pordenone, durante il primo conflitto mondiale. Della donazione fa parte anche un'ottica utilizzata dal fotografo, ma Alberto Cividini ha consegnato al Ccm, perché siano riprodotti, anche dei documenti autografi e delle lettere inviate da D'Annunzio al nonno. «È giusto che questi materiali vadano al Consorzio Culturale, che già negli anni ha valorizzato il lavoro di mio nonno grazie all'impegno, tra gli altri, di Giampaolo Cuscunà - spiega Alberto Cividini -, e a fronte del progetto che prevede un magnifico spazio espositivo nell'ex albergo impiegati». Altrettanto importante per Alberto Cividini, attivo nel campo della sicurezza sul lavoro, è che nell'ex albergo impiegati sia valorizzata anche la figura di Claudio Bianchi, definito «un pioniere nel far emergere l'impatto dell'esposizione all'amianto sulla salute». Il Ccm è depositario dei volumi e dei documenti lasciati dal medico, già catalogati e che saranno resi accessibili on line. «L'ex albergo impiegati è uno spazio che ha respirato la storia della città, così legata da inizio Novecento alle sorti del cantiere navale - afferma il sindaco di Monfalcone Anna Cisint -. Oggi riportare lì importanti documenti, fotografie, materiali capaci di raccontarla attraverso le figure e le opere di Giovanni Cividini e Claudio Bianchi farà di nuovo vibrare di vita quello spazio». La volontà del Ccm è del resto quella non solo di conservare, ma soprattutto di valorizzazione il patrimonio culturale del territorio sul territorio, come ricorda il presidente. «In questo percorso svolgono un ruolo fondamentale le cellule ecomuseali, come quella che sarà a breve realizzata nell'albergo impiegati - aggiunge Iannis -. Si tratta di una rete di punti da consolidare e mettere in rete per valorizzare il ruolo di sviluppo socioculturale che il Monfalconese sta assumendo sempre più e che sarà sicuramente punto di riferimento per il prossimo appuntamento di Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025». --