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Luca Perrino Una ragazza di 18 anni, Anisa Mahmic, di origine bosniache e da anni residente a Ronchi dei Legionari, muore in casa colta da un malore dopo essere rientrata dal Pronto soccorso dell'ospedale San Polo di Monfalcone. «Non ti dimenticheremo mai. Non dimenticheremo il tuo sorriso». Queste le toccanti parole apparse all'esterno dell'abitazione dove abitava Anisa. Aveva compiuto la maggiore età il 4 dicembre scorso, ed è stata strappata presto, troppo presto, dalla sua vita, mentre si trovava nella sua abitazione. Un decesso per cause ancora tutte da accertare, conseguente a un malore che la ragazza aveva accusato nel corso della giornata e per il quale si era rivolta al Pronto soccorso. Ma, stando alla ricostruzione, la visita e gli esami conseguenti, effettuati al San Polo, non avevano riscontrato nulla di anomalo. Anisa, con la mamma Mirsada, erano tornate nell'abitazione di via 4 Novembre. Ma il malessere era continuato, sino a quando, nella notte, era stato allertato il 118. Per la diciottenne ronchese, ormai, non c'era nulla da fare. Potrebbe essere disposta l'autopsia, la quale farà luce sulle reali cause del decesso, evidenziando anche eventuali responsabilità.Anisa Mahmic era una ragazza bellissima, solare, gentile e molto educata. Frequentava, a Gorizia, una scuola per l'apprendimento del mestiere di parrucchiera, professione che avrebbe voluto svolgere nel suo futuro. Anisa aveva tanti amici. Proprio quegli amici che, in queste ore, hanno manifestato il loro dolore, ma anche il loro affetto, con il tabellone, ma anche con pupazzi, mazzi di fiori e lumini. E le loro firme sul grande lenzuolo bianco.«Vogliamo ricordarti com'eri - scrivono - pensare che ancora vivi, che come ieri ancora ci ascolti e ancora sorridi. Ciao Anisa». Una dimostrazione di grande amore per una ragazza che aveva ancora tanti anni davanti a lei e che lascia un grande vuoto. «Una notizia sconcertante - ha detto il sindaco, Mauro Benvenuto - un fatto che, da padre di cinque figli, mi rattrista in modo davvero profondo. Non ho parole e comprendo quello che può essere, oggi come oggi, lo stato d'animo della famiglia, alla quale desidero manifestare il mio cordoglio ed il mio sostegno. Credo che sia profondamente ingiusto morire a questa età». Parole di vicinanza e di calore umano sono state espresse anche dal parroco di San Lorenzo, monsignor Ignazio Sudoso. La data dei funerali non è ancora stata fissata. «Proteggici da lassù. Non è un addio, ma un arrivederci. Buon viaggio - concludono i ragazzi - piccola stella».--© RIPRODUZIONE RISERVATA