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Tiziana CarpinelliLa deregulation tra i sentieri del Parco del Carso monfalconese ha i giorni contanti. Passato in commissione III, presieduta da Francesco Toneguzzo, il nuovo regolamento attuativo si appresta all'approvazione dell'Aula nella prossima sessione consiliare, venerdì e lunedì mattina. Riguarda un'area, istituita con decreto del presidente regionale, deliberata dal Consiglio il 29 gennaio 2014. Che si estende su una superficie di 380 ettari, particolarmente adatta all'escursionismo naturalistico o a percorsi lungo i siti storico-archeologici, perché garantito da un'adeguata rete di sentieri. Percorsi che proprio nell'iter prodromico al regolamento sono passati sotto la lente per una corretta ricognizione e mappatura, con l'ausilio di numerosi sodalizi attivi sul territorio, dal Cai a Legambiente. Su coordinamento dell'allora assessore e oggi vicesindaco Antonio Garritani. Il regolamento attuativo proposto a integrazione del Piano del Parco disciplina l'esercizio delle attività consentite nell'ambito e, in particolare, contiene le norme per le attività agro-silvo-pastorali, nonché la gestione della flora e della fauna selvatica, le attività scientifiche, didattiche, educative e di promozione; ma pure le attività sportive, ricreative e turistiche compatibili con la tutela dell'ambiente, passando altresì per la circolazione dei veicoli a motore, delle bici e dei pedoni. Per la fruizione dell'area da parte della collettività è infatti importante individuare e diversificare i tracciati percorribili a piedi, in mountain bike, e-bike o a cavallo, con opportuna segnaletica. Le norme dunque contenute nel documento di 23 pagine e 55 articoli spalmati su sei titoli, vanno nella direzione di agevolare la buona fruizione del territorio. Aspetti sottolineati dal vicesindaco Garritani, in quota Fratelli d'Italia, e presenti nella bozza di delibera prospettata ai commissari. Sul punto il centrosinistra invece si riunisce domani, ma il Pd, con Lucia Giurissa, anticipa le prime considerazioni, rilevando oltre ai «55 articoli molto dettagliati», il fatto che l'istituzione del parco si debba all'ultima giunta di centrosinistra («Siamo fieri d'aver iniziato il percorso di tutela e valorizzazione nel 2014»). «L'obiettivo - spiega - è disciplinare l'esercizio delle attività consentite entro l'ambito evitando sovrapposizioni di competenze e conflittualità più o meno involontarie tra i fruitori. È necessario che le attività antropiche siano coordinate». «Nella delibera - prosegue - si fa riferimento anche a un percorso partecipato con le associazioni: per questo abbiamo chiesto in commissione i verbali degli incontri tra ente e stakeholder, così da ricostruire la cronistoria delle bozze e suggerimenti accolti o scartati, con le motivazioni». «L'obiettivo del Pd - termina - è la fruizione di singoli e gruppi organizzati sul Carso in sicurezza e in tutte le stagioni».Per la maggioranza appunto il relatore Garritani rileva l'importanza di avere finalmente un regolamento con norme chiamate a gettare le basi per un corretto e condiviso utilizzo del Carso da parte di tutti: sportivi, naturalisti, famiglie e cacciatori. Frutto di un lavoro durato mesi a partire dal 2021(una decina le riunioni nella sala consigliare) per «mettere a sistema le idee che hanno portato alla stesura dell'importante documento». Sempre il vicesindaco: «Risultato anche dei suggerimenti delle varie associazioni consultate, che a vario titolo svolgono attività nel Parco». Dopo la consegna di una prima bozza gli uffici hanno recepito le indicazioni fino all'ultima, il 24 novembre 2021. La sindaca Anna Cisint ricorda altresì il Piano integrato di sviluppo turistico-sostenibile dell'area del litorale e carsica, con una serie di interventi specifici. --© RIPRODUZIONE RISERVATA