Morto "Corvo" Donda Il partigiano che sposò la figlia di un infoibato
Luigi Murciano / SAN CANZIANSi è spento "Corvo", uno degli ultimi esponenti della lotta partigiana. Adelchi Donda, nato ad Aquileia ma residente a San Canzian d'Isonzo, è morto a 97 anni dopo una vita vissuta intensamente. Aveva combattuto con la Brigata slovena Kosovel e poi con la Brigata Garibaldi Triestina. Ma oltre che della lotta di Liberazione, la sua esistenza è stata anche un simbolo di conciliazione, sublimato dal matrimonio con la sua Antonietta: lei, figlia di un carabiniere infoibato dai partigiani sloveni nel 1945, convola a nozze con lui, partigiano armato. Fra le famiglie nessun livore, nessun ostacolo a quell'unione. Nessuna distanza, nessuna cicatrice fra loro a causa di quel vissuto terribile, difficile da comprendere. Ma certe distanze forse sono più incolmabili oggi di quanto non fosse allora.Il padre di Antonietta venne prelevato dai partigiani titini, assieme a dodici carabinieri, dalla caserma Sant'Elia di San Dorligo della Valle e infoibato. Aveva 37 anni. «Nella nostra famiglia non c'è mai stata la contrapposizione fra buoni e cattivi, è stata una pagina complessa della nostra storia» avevano dichiarato Adelchi e Antonietta al giornalista Gad Lerner, nell'ambito delle sue interviste per il progetto "Noi Partigiani". Appena 18enne, Adelchi entrò come volontario tra le file dei partigiani. Con quattro amici, nel marzo del 1944, si imbatte subito in un momento drammatico, a Ronchi dei Legionari. «Eravamo ancora disarmati, uno di noi fu colpito a morte: si chiamava Celio Donda, ma non eravamo parenti. Non ho mai saputo se fossero stati i nazisti o i fascisti». Una volta in Slovenia per l'addestramento, le cose alla Kosovel non vanno come sperato. «Non ci capivamo a causa della lingua, così chiedemmo di passare alla Garibaldi. L'unico scontro a fuoco in cui fu coinvolto, sparando a sua volta, avvenne a Santa Lucia di Tolmino.Uomo benvoluto nel paese, Donda era orgoglioso del proprio passato partigiano («Ho sempre pensato ne sia valsa la pena»), ma sin dal dopoguerra ha lasciato perdere la politica militante, preferendo dedicarsi al lavoro di operaio ai Cantieri Navali di Monfalcone. L'Anpi di San Canzian, il paese dove ha messo su famiglia, esprime cordoglio e porge le più sentite condoglianze ai familiari tramite il presidente Sergio Cosolo. Donda lascia oltre alla sua Antonietta, la figlia Tiziana con Lino e l'adorato nipote Matteo. I funerali saranno celebrati stamane alle 10.30 nella chiesa parrocchiale Martiri Canziani a San Canzian. --© RIPRODUZIONE RISERVATA