Bignolin spinge per la trattativa: «Non si deve spaccare il territorio»
SAN PIER D'ISONZOA distanza di giorni, giorni che hanno visto anche la dura reprimenda del segretario provinciale democratico Diego Moretti verso le amministrazioni di centrosinistra che si sono schierate di fianco a Monfalcone sulla questione della nomina della presidenza dell'Ambito socioassistenziale Basso Isontino, interviene il sindaco di San Pier d'Isonzo Claudio Bignolin. Comune che, nella strategia eventuale di far venir meno il numero legale alla seduta, per opporre un braccio di ferro, così come ventilato dal primo cittadino di Turriaco Enrico Bullian, rischia di divenire l'ago della bilancia su una questione che inevitabilmente impatta su dieci enti e che, per la prima volta, vede peraltro il centrosinistra detenere, per via dei numeri, in linea teorica il pallino decisorio. «L'amministrazione di San Pier d'Isonzo - commenta Bignolin - crede che all'interno del territorio che un tempo si chiamava "Città Mandamento" vada ritrovata un'unità di intenti e una serenità che porti ad una crescita armoniosa di tutta l'area e a vantaggio di tutte le comunità. In altri termini, alla fine del mandato amministrativo saremo, forse, ricordati per le cose fatte, ma non certo per aver vinto una battaglia sulla presidenza d'ambito. Penso che la posizione vada ricoperta con una figura in cui prevalga la professionalità ad altro. E ripeto quanto sia importante il dialogo tra tutti i sindaci, siano essi di centrosinistra che di centrodestra e arrivare a una candidatura unitaria».Candidatura unitaria che però, inutile girarci intorno, al momento non c'è, dal momento che il centrosinistra ha proposto, dopo Marco Vittori, sindaco di Sagrado, la proposta-staffetta con Serena Francovig. Bignolin esclude, in ogni caso, «una non condivisione sulla mia condotta da parte del vicesindaco Michele Fappani». E spiega che «tutta la giunta ha la medesima posizione e lo stesso pensiero sull'argomento». Insomma, per il sindaco di San Pier, «la questione è ancora aperta e ci sono margini di trattativa affinché il territorio non si trovi spaccato sulla questione, e lavorerò per questo obiettivo». Indubbiamente la questione è aperta, tant'è che è stallo, a cinque mesi di distanza dal decadimento dal ruolo di Michele Luise, sulla nomina. «Le intenzioni - termina Bignolin - non solo sono state condivise con vice e giunta, ma delle stesse sono stati fatti partecipi altri sindaci. Pur rimarcando un'identità di centrosinistra, corre ricordare che il Pd andando con una propria lista alle ultime amministrative non è stato proprio amico della nostra compagine». Un passaggio, quest'ultimo, che aggiunge ulteriori sfumature alla questione.--© RIPRODUZIONE RISERVATA