Un'autentica mostra sulla pittura triestina nell'asta alla Stadion

L'APPUNTAMENTOPittura triestina. Ma non solo quella. Si potrebbe riassumere con queste parole l'asta a tempo promossa da giovedì alla Stadion, con 500 lotti di cui appunto 150 dipinti triestini. La prima sessione di esposizioni, che verrà replicata stamattina dalle 10 alle 13, ha fatto il suo esordio ieri. Quella più lunga è in agenda da domani a venerdì 14 con orari 10-13 e 15-18. L'ultima chance per vedere le opere dal vivo sarà il weekend di sabato 15 e domenica 16 con orario 10-13. L'asta a tempo prevede tre tornate con altrettante chiusure delle offerte nelle giornate di lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 17, sempre alle 18. Nelle prime due tornate gli appassionati potranno fare le loro offerte per dipinti antichi, mobili di design, mobili biedermeier, arredi antichi, argenti e opere di pittura moderna. Tra gli argenti, ci sono molti punzonati Marzari e prodotti da Bucellati e una Channukkiyah in argento sbalzato a motivi vegetali del Settecento con bollo Germania. Tra gli arredi antichi ne verranno battuti due che provengono dalla collezione privata di Letizia Fonda Savio. Uno in particolare è una cassapanca friulana del XVII secolo con fronte finemente intagliato e pirografato raffigurante vedute di città, personaggi cinquecenteschi e motivi floreali. Per quanto riguarda la pittura si segnala un grande dipinto di Marusic del 1999 e una serie di acquerelli e grafiche di Music. Un'altra menzione speciale va fatta per un dipinto di Ardengo Soffici "Paesaggio a Rovello", un olio su carta su telapresentata alla Biennale di Venezia del 1948.La terza tornata sarà una vera e propria mostra sulla pittura triestina. In un percorso di 150 opere verranno messi all'asta alcuni dei più importanti pittori della nostra città. Ci si potrà contendere un olio su tela del 1944 di Sbisà, la "Madonna della Salute", una grande pala d'altare di Barison, dedica ai fratelli triestini Francesco e Nino de Alimonda che edificarono nel 1885 il castello di Sagrado e poi lo adibirono a clinica per le cure elletroterapiche. Ecco poi due magnifici ritratti di Stultus, altrettanti di Parin, una delicata opera di Wostry, una raffinata bagnante di Sambo, nonché una grande marina con pescatori di Grimani con Parenzo in lontananza e soprattutto una grande e sfolgorante marina con il golfo di Trieste, a firma di Ugo Flumiani.--