A Trieste nel 2024 il grande evento che coniuga scienza e impresa
Elisa ColoniC'è già chi lo definisce un "super Esof", perché raccoglie il meglio della scienza, ma pure il top dell'impresa, che vengono fatte incontrare e dialogare. Si chiama Big Science Business Forum (Bsbf), ed è un grande evento internazionale che nel 2024 sbarcherà in Italia, a Trieste, città simbolo della ricerca e ormai consolidata vetrina nazionale e internazionale del più avanzato mondo scientifico, con i suoi 10.400 ricercatori e accademici in tale ambito. Ieri, il passaggio di consegne con la città che ospita l'edizione di quest'anno, la spagnola Granada, con l'assessore regionale a Lavoro e ricerca, Alessia Rosolen, che sul palco ha raccolto il testimone del forum, per portarlo in Friuli Venezia Giulia, che lo ospiterà, appunto, nell'autunno del 2024, trattandosi di un evento con cadenza biennale. Per Rosolen si tratta di «un successo per il Fvg, e per Trieste in particolare, che diventa una volta di più protagonista di un evento internazionale di primissimo piano. Agevolare l'incrocio tra le prospettive di sviluppo delle aziende e gli obiettivi delle grandi infrastrutture di ricerca significa imprimere una accelerazione ai processi di innovazione e allo sviluppo economico».La candidatura triestina è espressione della volontà congiunta della Regione (nelle vesti di capofila), PromoTurismo Fvg, Area Science Park e Ilo Network Italia, in collaborazione con gli enti scientifici territoriali. «Il ruolo giocato da Trieste sul versante della diplomazia scientifica - ha commentato ancora Rosolen - ci ha permesso di tagliare un nuovo ambizioso traguardo, dopo Esof 2020 e il G20 su innovazione e ricerca del 2021». Quella che si terrà a Trieste sarà la terza edizione di Bsbf che, dopo l'esordio a Copenaghen nel 2018, ha dovuto fermarsi per l'emergenza Covid nel 2020, per poi riprendere quest'anno a Granada, con oltre 1.100 partecipanti e 190 espositori. Il luogo prescelto per l'evento triestino è Porto vecchio, luogo simbolo della città di domani, nello specifico il Trieste Convention Center. Il programma è in fase di elaborazione, ma la Regione già prevede tre giorni di eventi, tre sessioni plenarie e diversi incontri paralleli, eventi collaterali e visite alle infrastrutture di ricerca. Qui si confronteranno due mondi, quelli della ricerca e dell'impresa, chiamati a una sempre più forte collaborazione sia nella definizione degli obiettivi che nel loro perseguimento. «Le grandi infrastrutture europee di ricerca - ha precisato l'assessore Rosolen - devono in particolare avere chiaro che la coesione a più ampio spettro con le realtà produttive, le Istituzioni e le comunità rappresenta lo strumento di maggior peso per rispondere in modo efficace alle sfide del futuro e alle complesse dinamiche relazionali con gli altri principali player mondiali. Un ultimo aspetto - ha concluso Rosolen - riguarda le ricadute economiche: non solo quelle, assolutamente apprezzabili, legate al turismo congressuale, ma quelle con un orizzonte temporale più ampio, figlie dell'interrelazione tra ricerca e sviluppo nel contesto di un mercato da 37 miliardi di euro».La presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo, ha posto l'accento sul ruolo di cerniera del Friuli Venezia Giulia, «in grado di costruire il proprio successo anche facendo leva sulla sua capacità di relazionarsi in modo proficuo con il Centro ed Est Europa», e sugli importanti investimenti del Pnrr. Su questo aspetto, Petrillo ha rimarcato «l'urgenza di predisporre un network che realizzi un collegamento efficace tra le esigenze delle infrastrutture di ricerca e il sistema dei fornitori: un obiettivo che, proprio grazie a Bsbf 2024, potrà beneficiare di un'ulteriore rilevante implementazione».