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Ventisette eventi climatici, dal 2010 a oggi, che hanno provocato danni gravi al territorio del Friuli Venezia Giulia e in particolare alle aree abitate. Li ha individuati e contati Legambiente all'interno del suo studio su base nazionale chiamato "CittàClima" che in tutto il Paese ha catalogato 1.454 eventi estremi (tra i quali 559 allagamenti e 134 esondazioni fluviali) e 764 comuni colpiti.Dato che dalla storia bisognerebbe imparare, le 27 "bandierine" puntate da Legambiente sul territorio regionale dovrebbero mettere tutti in guardia sulla possibilità che gli eventi si possano ripetere e proprio nei medesimi luoghi. Eventuali interventi sul territorio potrebbero anche aver messo in sicurezza qualcuno dei punti indicati da Legambiente, ma è utile avere comunque sotto controllo la mappa delle emergenze.Vediamo, uno per uno i 27 eventi riportati nella mappa (consultabile all'indirizzo web https://cittaclima.it/mappa/Procedendo in ordine cronologico, il fatto più recente entrato nella mappa è quello che ha colpito Trieste pochi giorni fa, l'8 settembre, classificato come «allagamento da piogge intense». Andando a ritroso nel tempo si passa poi ad Azzano Decimo, che il 17 agosto 2021 subì «danni da trombe d'aria» e il primo agosto dello stesso anno «danni da grandinate». Si passa poi ad alcuni allagamenti. Staranzano ne fu colpita il 5 luglio 2021 a causa di «piogge intense», così come Rauscedo (San Giorgio della Richinvelda) il 14 maggio 2021, Aquileia il 9 dicembre 2020 e Moimacco il 27 ottobre 2020.Il 18 agosto 2020 furono invece «frane da piogge intense» a interessare la zona di Tarcento. Altri allagamenti, sempre causati da piogge intense (una bomba d'acqua), si verificarono il 18 giugno 2020 a Reana del Rojale e in particolare nella frazione di Vergnacco.Pochi giorni prima, l'8 giugno, una tromba d'aria si scatenò nel pordenonese e in particolare a Sacile. Sempre la pioggia provocò allagamenti a Campoformido l'11 maggio 2020. Tragico l'evento che colpì Cordenons, il 21 dicembre 2019, quando l'esondazione di un torrente a provocò anche la morte di un uomo.Il 19 ottobre 2019 fu invece una tromba d'aria a sferzare la zona di Latisana provocando danni soprattutto nella frazione di Pertegada. La mappa di Legambiente riporta poi alcuni episodi registrati nell'area giuliana. Il 2 ottobre 2019 le piogge che si abbatterono su Trieste provocarono allagamenti, così come capitò a Muggia il 23 settembre. Sempre a Trieste le forti piogge del 3 agosto 2019 provocarono alcuni allagamenti, tra i quali anche la Risiera di San Sabba, che rimase chiusa al pubblico per alcuni giorni. Il 29 ottobre 2018 le piogge intense causarono danni e disagi a Sappada, con il fiume Piave in piena.Strade e scantinati allagati a Lignano dopo i violenti temporali del primo settembre 2018, con 60 richieste di intervento giunte ai vigili del fuoco in poche ore. Ancora Trieste sott'acqua il 22 ottobre 2017: le piogge intense hanno provocato allagamenti in vie e sottopassi nel giro di mezz'ora.Danni in spiaggia e nel viale pedonale, cabine in mezzo alla strada, lettini volati dopo il passaggio di una tromba d'aria a Grado l'11 settembre 2017.Un'altra tromba d'aria mise sottosopra il Friuli il 10 agosto 2017: il maltempo cominciò a colpire prima la costa, in particolare Bibione e Lignano, per poi spostarsi verso Udine e provincia, provocando danni ingenti fino in Carnia.Nuovamente Trieste in difficoltà dopo le violente piogge che si scatenarono il 15 ottobre 2014, provocando una vittima a Muggia.Frane e allagamenti il 29 settembre 2013 nella zona di Grimacco dopo un violento temporale.Pioggia, bora e due trombe d'aria hanno sferzato Trieste il 18 settembre 2013.Legambiente indica poi la data del 10 settembre 2013 e la località di Martignacco per ricordare il momento difficilissimo vissuto dall'agricoltura di tutta la regione a causa delle temperature elevatissime e della lunga siccità di quell'estate, con la perdita del raccolto in molte aree. Centinaia di alberi abbattuti e tetti scoperchiati a Pordenone il 9 settembre 2013 a causa di una tromba d'aria. Una grandinata disastrosa colpì il Collio goriziano il 22 luglio 2011 con danni a oltre 400 ettari di vigneti con una perdita economica di circa 30 milioni di euro.Viene poi ricordata la disastrosa alluvione del 29 agosto 2003 con frane ed esondazioni (in particolare del fiume Fella) nell'Alto Friuli. I danni a strade e infrastrutture furono enormi. --© RIPRODUZIONE RISERVATA