La protesta delle Superiori «Spese di affissione elevate»

Francesco FainAttività di orientamento a... caro prezzo. A denunciare quella che ha definito «una situazione assurda» è stata la capogruppo di "Gorizia è tua" (e docente) Rosy Tucci nell'ultima seduta del Consiglio comunale.Non ha parlato di cifre, non è entrata nel dettaglio ma ha denunciato un problema che sta angustiando diversi istituti scolastici della città. E si tratta di un esborso che non viene richiesto dai Comuni limitrofi: è una questione tutta goriziana.«Anche se la scuola - le sue parole - è iniziata da poco più di due settimane, fervono le attività ed è già partita la macchina dell'orientamento. Mi riferisco, in particolare, a quella rivolta alle scuole secondarie di primo grado da parte di quelle di secondo grado. Entrando nel dettaglio, le iniziative sono pubblicizzate attraverso manifesti che riportano le date dei cosiddetti Open day che tutte le scuole realizzano per informare sulle date di scuola aperta e sulle iniziative collegate. Ovviamente a loro spese».Ma c'è un problema. «Quello su cui chiedo di intervenire - la sottolineatura di Tucci - è la tassa che le stesse scuole devono versare, tramite le varie agenzie di affissione, al Comune di Gorizia: una tassa che viene a pesare sui bilanci degli istituti e che in Comuni a noi vicini, quali Monfalcone e Gradisca d'Isonzo, non viene richiesta. Per le scuole di quelle località, la tariffa è gratuita. A Gorizia no». Da qui, la richiesta forte e chiara all'amministrazione comunale di mettere mano al regolamento al fine di eliminare questa imposta, ovvero le richieste che vengono formulate all'indirizzo delle scuole. «Lo dico con il cuore in mano - ha insistito Tucci - perché le scuole non sono ricche, non nuotano certamente nell'oro e conosciamo tutti le difficoltà di questo momento storico. Quindi, è assolutamente auspicabile che la Giunta intervenga per eliminare questo esborso».È stato il sindaco Ziberna a dare risposta all'interrogazione di Tucci, direttamente in aula. Molto schiettamente, ha confessato che non era a conoscenza che la tassa fosse rivolta anche alle attività di orientamento delle scuole. «Non sapevo nemmeno che tali manifesti fossero soggetti a pagamento. Nessuno me lo aveva segnalato prima di oggi. Il momento per affrontare la questione sarà gennaio, quando andremo a parlare delle tariffe». Aggiunge Ziberna: «Sono assolutamente d'accordo con le perplessità e le richieste formulate da "Gorizia è tua". Me ne farò buona nota», la rassicurazione del primo cittadino che, dunque, è ben disposto a sollevare il mondo scolastico (e le scuole superiori in particolare) dal pagamento di questa tassa che "pesa" sui bilanci dei vari istituti. --© RIPRODUZIONE RISERVATA