«Un pezzo di legno al posto della tv Denunciate subito le truffe online»

Gianpaolo SartiC'è un "prototipo" del truffato? Un identikit del gabbato, del raggirato? Forse no. Maria Chiara Serpi, settant'anni, piglio sicuro, sguardo furbo ma onesto, è una di quelle che non imbrogli facilmente. «Mai avrei pensato di farmi fregare così, sul web...». E invece. Serpi, ex cuoca, è la triestina a cui hanno tentato di soffiare 175 euro con un trucchetto online. La sua storia è una vicenda fotocopia di molte altre. Fatte così, in serie, perché i furbetti dell'online agiscono su larga scala. Tanto primo o poi qualcuno abbocca. «Era fine agosto, avevo visto un annuncio su una nota piattaforma di compravendite social», racconta. «Si trattava di una tv digitale che in negozio può costare 800 euro. E visto che mi serviva, ho deciso di acquistarla».Maria Chiara paga i 175 euro in contrassegno. Dopo qualche giorno le arriva a casa uno scatolone bello imballato con dentro - sorpresa - una tavola di legno. Altro che tv. Il caso ha un lieto fine, perché la settantenne si è subito rivolta alla Polizia postale di Trieste (gli uffici sono in piazza Vittorio Veneto) sporgendo denuncia. «Grazie alla tempestività della signora - spiega il vice questore aggiunto Nicolò Toresini, vice dirigente del Compartimento della Polizia postale del Fvg - siamo riusciti a farle restituire la somma in tempi rapidi». Le indagini per risalire al truffatore, coordinate dalla Procura (pm Cristina Bacer), sono in corso. Il funzionario di polizia ci tiene a ricordare di fare sempre attenzione quando si compra via web: «Ad esempio può essere utile controllare su Google il nome del venditore, così da verificare le recensioni su di lui. In ogni caso è preferire scegliere forme di pagamento tracciabili e porsi qualche interrogativo se il prezzo di vendita è troppo basso». Signora, cosa ha pensato quando ha aperto lo scatolone e dentro c'era un pezzo di legno anziché la tv?Ero arrabbiata, mai avrei immaginato di essere vittima di una truffa. Sto attenta a tutto. Cosa ha sbagliato?Direi nulla. Tutto sembrava vero. Mi ero anche consultata con mia figlia. L'annuncio, le foto della tv... pareva tutto vero. Pensi, il venditore mi aveva pure mandato le foto dello scatolone imballato. E come ha pagato?Dopo uno scambio di messaggi, avevamo optato per il contrassegno. 175 più 25 di spedizione.Dunque contanti pagati al corriere.Sì, ma ben pensarci i contanti possono essere anche un modo per chi vuole imbrogliarti per non essere tracciabile. Cosa ha fatto dopo aver scoperto l'imbroglio?Ho subito chiamato la ditta di spedizioni per spiegare il fatto. Sono stati gentilissimi e mi hanno suggerito di rivolgermi alla Polizia postale. L'ho fatto subito: ho potuto fare denuncia e nel giro di qualche giorno la Polizia postale ha sequestrato il pacco e recuperato i miei soldi, restituendomeli. Per me 175 euro sono importanti: vivo con una pensione di 524,14 euro mensili. Ha provato vergogna per essere stata truffata?Vergogna la devono provare i disonesti. Consiglio alle persone truffate di non abbattersi, ma di agire subito e di fidarsi della Polizia. Gli agenti della Polizia postale si sono preoccupati di me con professionalità e prontezza. --© RIPRODUZIONE RISERVATA