La formazione di Cevoli gioca bene ed è incisiva con Tavernelli e Galuppini

TRIESTE A Mantova, conquistando la prima vittoria esterna e la seconda su 2 confronti disputati, il Novara ha già fatto chiaramente intendere che per la rincorsa alla B ci vuol essere. I locali dell'ex-Procaccio, dopo la batosta di Seregno contro il Sangiuliano, non son riusciti a rialzare la testa e il 2-1 di sabato scorso non dice tutto, se alla fine il migliore in campo è stato il portiere biancorosso Chiorra, trafitto due volte dall'attaccante Tavernelli il quale, nella prima, su un servizio da destra di Ciancio , lasciato libero, dalla linea dei 16 metri, ha freddato l'estremo avversario sferrando un destro chirurgico. Nei secondi 45', per i padroni di casa, è presto calato il buio: al 59' il Novara ha raddoppiato, ancora col suo attaccante al terzo centro in 70', su un tiro-cross di Masini: Chiorra ha toccato, Tavernelli ha calciato in tap in, Ceresoli ha respinto e la punta s'è fatta trovare ancora pronta ribadendo in rete. Gli azzurri, sempre più consapevoli dei propri mezzi pur essendo ancora in fase di rodaggio, hanno continuato a macinare gioco per tutta la gara, sciupando diverse occasioni per chiudere anticipatamente il confronto mentre i virgiliani hanno riaperto la gara nel finale con Gerbaudo a infilare Pissardo di testa, giusto però per dimezzare un passivo che poteva essere ben più pesante. Il Novara è sceso in campo al Martelli con un 4-3-2-1. Il tecnico Roberto Cevoli (ex difensore con oltre 500 presenze tra i Pro e una piccola esperienza d in terra albanese), dispone d'un organico molto ben assortito: in mezzo al campo ha fatto esordire il centrocampista Masini e confermato Tavernelli in attacco, sacrificando l'attaccante Gonzalez. Se la squadra ha perso un po' di qualità ha guadagnato dal centrocampo in su. Il più grande pregio dei gaudenziani è stato il riuscire a portare regolarmente nell'area biancorossa diversi giocatori, applicando una pressione fattasi via via insostenibile. Il regista Ranieri ha avuto sempre più d'una soluzione da sfruttare e un rivitalizzato Galuppini, ex-bomber del Renate, non è mai uscito dal vivo della partita. La formazione dell'allenatore naturalizzato sammarinese ha finora evidenziato di non aver timore a sbilanciarsi: produce con costanza, accompagna il gioco e non indietreggia ma. Saverio Mirijello