La scuola riparte Il Comune scrive ai dirigenti: fotografie vietate
Micol BrusaferroRipresa delle lezioni oggi per tutti gli studenti delle scuole di Trieste, data ufficiale di ripartenza stabilita dal calendario regionale, anche se alcuni, in realtà, hanno già ricominciato la scorsa settimana. E se mascherine e altre restrizioni sono state tolte, ne arrivano altre. Stop alle foto di classe e di gruppo in qualsiasi contesto che in qualche modo riguardi le scuole comunali. Nessuna immagine condivisa via chat, web o social, e niente scatti realizzati anche nell'ambito di qualsiasi attività didattica, all'interno o all'esterno degli istituti.Se la direttiva ormai circolava da qualche anno, ora le regole si fanno più severe. Il Comune di Trieste ha spedito una circolare agli istituti di competenza, quindi soprattutto nidi e scuole dell'infanzia, ma i genitori alzano la voce. Risponde l'assessore alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia Nicole Matteoni: «Abbiamo semplicemente applicato le indicazioni del Dpo, il responsabile della protezione dei dati. Che vanno rispettate». Ma facciamo un passo indietro. Nei giorni scorsi i primi bambini varcano la soglia delle classi, mamme e papà vogliono una foto ricordo, magari con i compagni nuovi, e chiedono, per i più piccoli, anche qualche istante della giornata, immortalato dalle maestre, mentre i figli si ambientano insieme ai coetanei. In passato veniva fatto, un gesto semplice, per rassicurare i genitori. Ma gli insegnanti comunicano che nessuna delle richieste può essere soddisfatta. È vietato. Stesse regole anche per la tradizionale foto di classe. E se fino allo scorso anno l'ostacolo veniva aggirato, con appuntamenti all'esterno della struttura o in altri contesti, d'ora in poi lo si potrà fare ma non in presenza dei docenti e non nell'ambito di iniziative che siano collegate in qualche modo alla scuola. Disposizioni definite «assurde» da molti genitori, che si dicono dispiaciuti di dover rinunciare a ricordi speciali nel percorso dei propri figli. L'assessore Matteoni ricorda che «le circolari sono state inviate a fine dello scorso anno scolastico e all'inizio di questo a tutti i dirigenti. Non si tratta di una decisione autonoma del Comune, ma di direttive che riguardano la privacy e che vanno applicate con attenzione». E precisa inoltre che «la foto singola del bambino, se richiesta, può essere inviata ai soli genitori, ma se per caso si vedono altri minori vanno oscurati. Quindi si evitano foto di gruppo in qualsiasi situazione».Nella nota tecnica redatta dagli uffici comunali si legge: «Il problema dell'utilizzo e della diffusione delle immagini di minori è particolarmente sentito in questo momento storico. Solo per citare alcune minacce che spesso troppo superficialmente sottovalutiamo e che non esistevano o erano altamente improbabili solo dieci anni fa, oggi rischiamo di incappare in hackers, phishing, revenge porn, cyber pedofilia, furti di credenziali e di identità, tecniche per mantenere l'anonimato senza poter denunciare o rintracciare i malintenzionati, deepweb e darkweb, sistemi di intelligence ormai alla portata di tutti che permettono di creare profili digitali alimentati da dati disponibili in rete, cookies che profilano la nostra navigazione sul web, web che indicizza e non dimentica le informazioni a cui si aggiungono usi spesso non responsabili di password, dei social e dei servizi in cloud, le fake news e la facilità con cui si possono modificare immagini o video». La fotografia inoltre, si legge sempre nelle disposizioni, «è un dato soprattutto personale, come lo è una pagella o una relazione di un insegnante e per tutti i dati personali bisogna rispettare le stesse regole, pena sanzioni elevate, in qualche caso anche sanzioni penali. È dovere quindi della pubblica amministrazione tutelare al massimo la gestione dei dati personali e in particolar modo quelli dei minori». Regole che però non toccano solo le scuole comunali. Anche altri istituti, a detta dei genitori, hanno disposto limitazioni per le foto in classe, sempre per evitare eventuali problemi legati alla privacy degli alunni. --© RIPRODUZIONE RISERVATA