Tifo transfrontaliero in piazza per la sfida fra Italia e Slovenia
Marco BisiachTante volte quando c'è di mezzo lo sport si finisce per cadere nel luogo comune, ma questa volta è proprio tutto vero. L'Italia del volley sabato sera ha vinto 3-0 contro la Slovenia e conquistato la finale mondiale contro la Polonia, ma in piazza Transalpina hanno vinto proprio tutti. Perché quella andata in scena è stata una splendida serata di amicizia, sport, sana rivalità, rispetto.Una festa, l'iniziativa promossa dal Gect Go in collaborazione con i Comuni delle due Gorizie, in occasione della semifinale dei Mondiali maschili di volley. Di fronte al grande maxischermo si sono radunate quasi 400 persone, quando i posti a sedere erano poco più della metà. Gli inni nazionali, poi il collegamento alternato (un set a testa, questo era l'accordo pre-partita) con la televisione slovena e quella italiana, per seguire il match in entrambe le lingue. Operazione non semplicissima peraltro, per questioni tecniche di decodifica del segnale proprio a cavallo del confine. Ma nulla di insuperabile, comunque, contava di più la volontà di esserci e tifare. «C'era davvero un bellissimo clima, ci eravamo detti che per noi di Gorizia e Nova Gorica comunque fosse finita saremmo approdati alla finale - dice il sindaco Rodolfo Ziberna -, e così è stato». Insomma «un'esperienza da ripetere, quando si ripresenteranno altre occasioni simili», assicura Ziberna, al cui fianco ieri c'erano tra gli altri il consigliere delegato allo Sport Daidone, il sindaco di Nova Gorica Klemen Miklavic, il suo vice Simon Rosic e il numero uno del Javni Zavod Go!2025 Gorazd Bozic. E la speranza è che un domani, magari, anche la burocrazia possa essere un po' più snella. «Come in Slovenia, dove nel giro di una ventina di minuti le pratiche per organizzare questa serata erano risolte - ammette Ziberna -, mentre noi siamo stati alle prese con un dozzina di documenti diversi per poche sedie». --© RIPRODUZIONE RISERVATA