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Andrea JolyIl primo a essere informato della morte della Regina è stato il suo segretario personale, Sir Christopher Geidt. Da quel momento è scattato il piano «London Bridge», con le chiamate ai membri del governo, a quelli del Consiglio privato e ai più alti gradi delle forze armate fino alla diffusione della notizia. Secondo quanto previsto già negli Anni 60, per le prime comunicazioni della morte è stata usata la frase «London Bridge is down», «il Ponte di Londra è crollato», per evitare fughe di notizie prima che fossero garantite ordin e e stabilità. Forse da anni si trattava soltanto di un mito da film di James Bond, o ancora di una liturgia da compiere ma forse inutile: la formula in codice l'ultima volta fu usata per la morte di Giorgio VI, 70 anni fa, e la scomparsa doveva essere comunicata a Buckingham Palace con una frase in codice (in quel caso "Hyde Park Corner") per impedire agli operatori del centralino di scoprirlo. Nel 2022, protocolli e precauzioni del genere sono stati superati, a maggior ragione perché questi progetti, rigorosamente segreti, più volte sono sfuggiti al controllo e i giornali li hanno pubblicati tra l'indignazione per la violazione della privacy. Certo il piano in più versioni, aggiornato continuamente negli anni - l'ultima volta dopo la pandemia Covid-19 - e detenute da Buckingham Palace, dal governo e dalla Bbc, ha mantenuto il nome di «London Bridge». E ieri, il giorno della morte, secondo il piano è indicato come il "D-day", con i giorni a seguire denominati "D-day+1" fino al decimo, quando saranno celebrati i funerali all'Abbazia di Westminster e la sepoltura alla Memorial Chapel di re Giorgio VI come ha deciso lei stessa. Un altro dettaglio previsto è il giorno del trasferimento della salma della sovrana: due giorni dopo la sua morte, domani, direzione Buckingham Palace dove arriverà martedì e poi sarà portata in processione, nel primo grande evento cerimoniale che precede il funerale, a Westminster Hall. Lo spostamento avverrà sul treno reale, secondo quanto prescrive l'operazione chiamata "Unicorn". Ieri il Regno Unito ha già vissuto la piena realizzazione del "D-day": bandiere delle residenze reali abbassate a mezz'asta, siti e social del governo listati a lutto, la Bbc coinvolta con la procedura: trasmissioni interrotte e riprese con la frase «This is the Bbc from London», prima dell'annuncio. Carlo, secondo il piano «London Bridge», dovrebbe essere proclamato re questa mattina alle 10 da un balcone del St James's Palace. --© RIPRODUZIONE RISERVATA