«Vita sarà la sorpresa: in Aula porteremo la nostra rabbia»
Francesco Codagnone«Un'occasione di riscossa nazionale, da cui potrà ripartire un mondo nuovo nel rispetto del diritto inalienabile di tutte le espressioni della Vita». Così l'eloquente manifesto della lista Vita, che ha presentato ieri al Caffè San Marco i candidati in corsa il 25 settembre per un posto alla Camera e al Senato per il Friuli Venezia Giulia. Per la lista due volti noti a Trieste: il candidato sindaco delle ultime elezioni e consigliere comunale Ugo Rossi, e Marcello Di Finizio. Rossi correrà all'uninominale di Udine, Di Finizio per Trieste e Gorizia. A completare la lista dei candidati all'uninominale della Camera, Ambra Fedrigo per Pordenone. Tutti e tre saranno candidati anche al plurinominale, con Rossi capolista, seguito da Fedrigo e Di Finizio, e Katia Tedeschi a completare. Per il Senato, all'uninominale Pierumberto Starace, al plurinominale Marco Bertali, Ilda Iadanza e Renato De Simone, nell'ordine. «Un punto di riferimento per i dissidenti di questo Paese - introduce Starace - chi parla di un fronte del dissenso formato da quattro gatti, avrà una bella sorpresa il 25 settembre». Vita come diritto inalienabile: «quello che voteremo è un referendum tra la vita e la morte» interviene da remoto Rossi, «noi chiediamo un'umanità libera». Fermo l'intervento di Di Finizio, noto per le eclatanti proteste di piazza: «in questi anni mi sono battuto con le unghie e con i denti contro le derive liberiste che hanno portato l'Italia a una decadenza morale e culturale. Continuerò a farlo». Per poi promettere «se sarò eletto, non sarò gentile: questa caratteristica può permettersela chi non è coinvolto. Noi siamo arrabbiati: porteremo questa rabbia in Parlamento e nelle piazze». Importante essere uniti: «Vita la considero una famiglia, più che un partito. Non mi sono mai interessata di politica, ma ora è il momento di essere consapevoli: lo faccio per i miei figli» così Iadanza. E ancora, la necessità di impegnarsi in prima persona: «è importante dare rappresentanza ai movimenti del dissenso, per rendere più partecipi e informati gli italiani» spiega Bertali. Infine, Tedeschi esorta gli indecisi: «il voto è espressione dell'essere, come la parola. È importante evitare l'astensionismo e votare con coscienza». --