Traffico pesante e alta velocità La 56 bis ignorata dai camion
Francesco Fain / MOSSAVenne costruita per sgravare i centri abitati di Mossa e di Lucinico dal traffico pesante. Ma continuano a essere troppi i camion che, invece di percorrere la 56 bis, utilizzano la strada regionale 56. Non solo. Lungo la Udine-Gorizia si corre. Troppo. Così come si corre troppo lungo via Blanchis.Problemi antichi. Che non vengono affrontati con la dovuta determinazione dall'amministrazione comunale. Progetti di mitigazione della velocità pare ci siano ma i tempi stanno diventando biblici. Ed è così che i cittadini continuano ad arrabbiarsi.A prendere carta e penna, per l'ennesima volta, i firmatari della petizione, guidati dal mossese Sergio Medeot e da Claudio Franzò che abita in via alla Stesa, a Lucinico. Gli interlocutori sono le municipalità della città capoluogo e di Mossa. «Trascorso il lungo periodo elettorale che ha coinvolto il Comune di Gorizia, permane inevasa in tutta la sua attualità e gravità una domanda: che risposta ha avuto la petizione di un centinaio di persone sulla regolamentazione della velocità lungo la Sr56 inoltrata ai sindaci di Gorizia e Mossa il 27 ottobre 2020? Dopo quasi due anni, nulla. Un assoluto, imbarazzante, incredibile silenzio, salvo qualche telefonata di cortesia», attaccano i residenti. «La domanda è: com'è possibile che un accorato grido di allarme di tante persone per una situazione inaccettabile che è sotto gli occhi di tutti da tempo immemore venga tranquillamente snobbato? La risposta più logica è che coloro che risiedono in via Olivers a Mossa e via Alla Stesa a Lucinico sono considerati cittadini di serie B. Non si spiega diversamente».Medeot e Franzò incalzano: «Conta poco o nulla se in questo rettilineo stradale, con un incrocio importante e mal segnalato, vige di giorno e di notte una "zona franca della velocità". Conta poco o nulla se ciò mina la loro vivibilità e sicurezza. Deve accadere qualcosa di grave perché le due amministrazioni comunali e Fvg Strade si mettano d'accordo per disciplinare velocità fuori controllo che imperversano in un rettilineo a grande scorrimento attraverso il centro abitato? Ci sono rabbia e amarezza nel vedere tanto disinteresse».Continua lo sfogo: «Tra l'altro, nessuno può dire che non sa o non vede quest'annoso problema che assilla tanta gente e il territorio. Lo sanno la Prefettura e Fvg Strade che hanno ricevuto, da tempo, copia della petizione. Lo conoscono molto bene gli ex amministratori che hanno fatto la storia di questi Comuni e, per tale motivo, avrebbero titolo e dovere di alzare forte la voce». E l'amarezza è la stessa anche in via Blanchis dove, letteralmente, non si batte chiodo sul problema-velocità. --© RIPRODUZIONE RISERVATA