Sversamento a Portorosega La Procura apre un fascicolo

Laura BorsaniLo sversamento di idrocarburi in mare durante le operazioni di bunkeraggio della Al Saad, a Portorosega, è ora sotto la lente inquirente per far luce sulle circostanze e le responsabilità dell'evento. La Procura di Gorizia, infatti, ha aperto un fascicolo per inquinamento ambientale colposo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Ilaria Iozzi.Ci sarà a questo punto da attendere gli sviluppi del procedimento intrapreso e quindi l'esito finale al quale giungerà la magistratura goriziana, non solo in ordine alla dinamica del fatto, ma anche circa il quantitativo di idrocarburi dispersi in mare, nonché l'accertamento e l'individuazione di eventuali indagati.Un evento sicuramente di rilevante portata sotto l'aspetto dell'impatto ambientale e che ha rimesso "in ostaggio" la città, come se non fosse bastato il rincorrersi di incendi che hanno devastato il Carso.Tutto era scaturito nel pomeriggio di lunedì 22 agosto, quando dalla nave, battente bandiera delle Marshall Island, ormeggiata con il suo carico di bramme lungo la banchina portuale, all'attracco 9, nel corso dell'attività di bunkeraggio, era fuoriuscito il carburante, causando pertanto l'inquinamento delle acque circostanti. Era subito partita la mobilitazione con la Capitaneria di Monfalcone, la Protezione civile e gli ormeggiatori a fare "massa critica" per contenere la propagazione degli idrocarburi, posizionando le panne assorbenti intorno alla Al Saad, scongiurandone l'ulteriore espansione. Il tutto a fronte dell'attivazione degli specifici protocolli all'insegna dell'emergenza.Nella giornata successiva, quella di martedì 23, era intervenuta l'ordinanza di divieto di balneazione, il mare di Marina Julia diventato off-limits, trascinando a riva evidenti chiazze e brandelli di strisce nere oleose. Un veto a bagni e tuffi «per non idoneità» delle acque, la specifica dell'ordinanza sindacale, su tutti gli specchi acquei prospicienti l'arenile. Era stato interdetto un chilometro e trecento metri di costa, fino al Lido di Staranzano. Il mare di Marina Julia dunque per giorni "blindato", non invece a Marina Nova, risparmiata dall'inquinamento grazie alla diga foranea e alla direzione della corrente.La nave, di armatore tedesco, 10,5 metri di pescaggio e 33.547 tonnellate di stazza lorda, bloccata all'attracco 9, a disposizione della Capitaneria di Porto nell'ambito delle indagini avviate fino alla relativa conclusione, assieme alla contestuale opera di bonifica. Giornate intense, con il recupero di decine di metri cubi tra olio combustibile e acqua. La nave Al Saad era giunta a Monfalcone proveniente da Paradip Garh, città dell'India nel distretto di Jagatsinghpur, destinata alla successiva tappa a Istanbul.--© RIPRODUZIONE RISERVATA