Sogni, gatti e bimbi pelosi alla Festa segreta dedicata a Leonor Fini

il progettoFederica GregoriIl 30 agosto è il compleanno di Leonor Fini: una ricorrenza che si caricherà, quest'anno, di nuovi e più profondi significati. Se la Biennale d'arte di Venezia, dal titolo "Il latte dei sogni", ha scelto stavolta di puntare il suo sguardo sul surrealismo di cui l'inafferrabile artista fu profeta, la Stazione Rogers di Trieste offrirà l'occasione di ricordare chi, da quell'anima vibrante, fu letteralmente rapito, studiandola, traducendola e inaugurando la serie di "feste segrete" per celebrarla. La quinta edizione di questa serata-evento che approfondisce vita e opere dell'"italienne de Paris", perciò, sarà dedicata proprio a lui, Corrado Premuda, scrittore e giornalista triestino da poco scomparso, e si svolgerà martedì 30 agosto alle 19 alla Rogers. «Cade il 30 di agosto il famoso compleanno di Leonor Fini - racconta Massimo Premuda di DoubleRoom arti visive - sul cui anno, però, aveva mentito, scrivendo nei documenti 1918 al posto della reale data di nascita, il 1907. Da quattro anni Corrado con Laura Forcessini hanno organizzato la celebrazione di tale ricorrenza alla Rogers con vari focus. La "festa segreta" quest'anno ha un motivo preciso e si innesta nell'attualità: la Biennale di Venezia, infatti, è tutta ispirata alle quattro grandi donne che hanno portato avanti il concetto surrealista, Leonora Carrington, Leonor Fini, Frida Khalo e Remedios Varo, ed è intesa a raccontare la loro arte in chiave non femminista ma femminile». Cortocircuiti che non si fermano qui: perché, spiega ancora Premuda, «la curatrice Cecilia Alemani titola proprio Biennale 59 "Il latte dei sogni" come il libriccino ad uso domestico che la Carrington scrisse per i suoi figli, timorosi di entrare nel suo studio a causa delle creature inquietanti e mostruose che lo popolavano: lo compose perciò per rassicurarli e avvicinarli al surrealismo»; e il collegamento, tema clou della serata, sarà proprio la letteratura per l'infanzia in chiave surrealista, e proporrà l'analisi di una selezione di libri per ragazzi non solo della Fini ma anche di Corrado Premuda, apprezzato a livello didattico per la sua intelligente leggerezza. «Sara Alzetta e Francesco Facca - continua il curatore - leggeranno brani scelti da "Il latte dei sogni" della Carrington ma anche "Murmur. Fiaba per bambini pelosi" della Fini», di cui Premuda curò l'edizione italiana; infine "Felici e contente" e "A bordo di un guscio di noce" a firma Corrado Premuda. A commentare ci saranno le docenti universitarie Sergia Adamo e Margherita De Michiel. La serata del 30, introdotta dal presidente di Stazione Rogers Giovanni Fraziano, anticiperà anche uno spettacolo in programma giovedì 8 settembre a Palazzo Attems di Gorizia: "Guardiana dei sogni" di Premuda con Sara Alzetta. «Lo interpreto da diverso tempo - racconta l'attrice -: al Revoltella si trattava di una performance quasi atletica, mi ero inventata una regia molto movimentata. Mi ero guantata la mano sinistra di nero, l'accarezzavo come fosse un felino, saltavo a quattrozampe da una panca all'altra. D'altronde sia la vita di Leonor Fini che lo scritto di Corrado "portano gatti": questa è una biografia molto poetica, basata su una continua conversazione tra Leonor, questa guardiana dei sogni, e una gatta che si crede una dama che si crede una gatta... è questo il gioco messo in atto da Corrado. A Gorizia, in uno spazio completamente diverso, darò una pura lettura interpretata sulla base di un lungo lavoro anche di modifica dei testi: Corrado è sempre stato d'accordo e infatti questa versione porta anche il mio nome. Se l'ho definito "il gattino più fedele di Leonor"? Lo pensavo già prima di "Trieste senza bora", dove nell'ultimo frammento c'è questo bellissimo gioco di ambiguità e trasformazione: un ragazzo che continua a trasformarsi in gatto per tornare ragazzo e poi ancora gatto». Ulteriore anticipazione della serata, la messa in onda, in autunno, del servizio Rai su Leonor Fini di Vida Valencic con interviste a Marianna Accerboni, Cecilia Alemani, Maria Masau Dan e Corrado Premuda. --