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Servivano (almeno) 21 voti, e 21 voti sono arrivati. Silvia Paoletti, la candidata da tempo indicata direttamente dal sindaco Rodolfo Ziberna come scelta della maggioranza, è stata eletta presidente del Consiglio comunale a tarda sera, ormai ben oltre la mezzanotte tra giovedì e venerdì. Dei 35 votanti (sei erano gli assenti) in 21 hanno indicato il suo nome, mentre tre preferenze sono andate all'ex assessore e oggi consigliere di Forza Italia Dario Obizzi e due al giovane consigliere leghista Andrea Tomasella. Otto invece le schede bianche che si sommano a una nulla. Classe 1963, commerciante, Silvia Paoletti è la prima donna eletta alla presidenza del Consiglio comunale nella storia goriziana, anche se formalmente,se vogliamo, prima di lei proprio in questi giorni l'assemblea civica è stata guidata dalla presidente pro tempore Giulia Roldo.Paoletti è stata eletta con 59 preferenze nella lista civica Ziberna sindaco, ma è esponente Udc. Vanta una lunga esperienza nel mondo dell'associazionismo, in particolare nelle Acli, di cui è attualmente è vice presidente provinciale e responsabile dello sviluppo associativo, ma che per due mandati ha guidato come presidente. Al momento non ha un vice o una vice, visto che quest'ultimo tassello del nuovo Consiglio comunale non è stato ancora inserito. Il relativo punto all'ordine del giorno della seduta di giovedì è stato rinviato - l'opposizione per il momento non ha indicato un proprio nome per la vice presidenza, ritenendo peraltro questo ruolo sin troppo poco significativo e incisivo -, e non dovrebbe tornare in discussione già nella prossima seduta, slittando ad una delle successive, probabilmente a questo punto dopo la pausa agostana. Il Consiglio si riunirà ancora in un'occasione in questo mese di luglio, presumibilmente mercoledì 27, e sempre a partire dalle 16. In attesa dell'ufficializzazione, all'ordine del giorno dovrebbe esserci l'Integrazione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, punto che l'assemblea ha stabilito di discutere per un massimo di due ore nella prima seduta utile, magari pure con gli emendamenti che i consiglieri hanno la possibilità di presentare in questi giorni. Si tratta, come è noto, di disciplinare anche il funzionamento delle sedute in modalità telematica, una delle "eredità" lasciate dal periodo pandemico. Ancora, vista la scadenza del 31 luglio per la chiusura delle partite relative al bilancio, in aula dovrebbe andare mercoledì anche la salvaguardia degli equilibri di bilancio. --M. B. © RIPRODUZIONE RISERVATA