In attesa dei tre Usa l'unico punto fermo si chiama triestinità

Roberto Degrassi / TRIESTELa squadra tecnicamente va ancora completata. Alla Pallacanestro Trieste mancano tre tasselli e mica bruscolini. Tre giocatori stranieri dai quali dipenderà molto del prossimo campionato biancorosso: i due esterni - una guardia/play e un'ala/guardia - dovranno assicurare punti, intraprendenza e non farebbe male nemmeno reattività sui rimbalzi lunghi, mentre l'ultimo straniero, il centro, dovrà assicurare presenza e atletismo. Con un budget che non permette di largheggiare ogni mossa dovrà essere ponderata.In assenza di mosse o news significative sul fronte straniero, nel frattempo la PallTrieste almeno un tratto distinguibile per la prossima stagtione ce l'ha. Identità e triestinità non faranno solamente rima. Triestino il coach (Marco Legovich), triestini Stefano Bossi e Lodovico Deangeli, non a caso già spesi della società per presentare la campagna abbonamenti. Ma se la matematica non è unì'opinione ci sarà un po' di altra Trieste per completare il roster: gli stranieri saranno 5 ma a referto si possono scrivere 12 nomi, implementati con i giovani. Rimane un altro triestino - e che triestino! - sullo sfondo. Daniele Cavaliero, che non ha ancora ufficializzato una scelta sul suo futuro. Qualsiasi possa essere il suo ruolo nello scacchiere biancorosso della prossima stagione, tuttavia, sarebbe impensabile farne a meno. Perchè triestinità e identità fanno rima anche con necessità.LO SPIRITO Coach Legovich l'ha già anticipato con realismo: «Sarà un anno di grande sacrificio». Nel ranking estivo Trieste si colloca finora nella seconda parte della seconda metà del tabellone. Saranno i tre stranieri mancanti a determinare una posizione più definita. Obiettivo salvezza. Cioè sangue, sudore e lacrime. Squadra operaia e da battaglia. E in casi come questi meglio andare sul sicuro e scommettere su chi ha più voglia e motivi per sbattersi. La triestinità è l'arma cui Legovich chiede a Bossi e Deangeli di ricorrere. Quel qualcosa di più che non fa parte degli schemi settimanali ma porta a buttarsi sul parquet per rincorrere una palla vagante o non mollare un centimetro a un avversario.SILENZI Una squadra - sempre attingendo al Legovich-pensiero del giorno della presentazione - in cui il pubblico possa identificarsi. E qui la società dovrà lavorare. Gli ultimi anni hanno lasciato il segno ed è dura per qualsiasi club tornare a riempire i palazzetti. Ma gli effetti delle limitazioni ai palas per la pandemia - che hanno avuto pesantissime conseguenze nei bilanci dei club - non possono essere la sola giustificazione se il riavvicinamento da parte del pubblico all'Allianz Dome è stato tiepido. Sul piano empatico-comunicativo la Pallacanestro Trieste ha fatto poco, molto poco. E poco sta facendo. Il pubblico va avvicinato, coinvolto. La linea del "non disturbate il manovratore", avvertita spesso, non genera empatia. I silenzi nemmeno. Esempio. Lo scorso 14 giugno la PallTrieste ha comunicato l'aggiornamento della compagine sociale con l'acquisizione del 17% delle quote da parte del Gruppo Edilimpianti Trieste. Dopo quel giorno, tuttavia, nulla più. Quale sarà il nuovo organigramma societario? Chi sarà il nuovo presidente?EMPATIA CERCASI Nel prossimo campionato PallTrieste e Trieste non potranno viaggiare su binari distanti e non basterà nemmeno che siano semplicemente, paralleli. Se battaglia per la sopravvivenza dovrà essere serviranno coraggio, orgoglio e coesione. L'apertura ai tifosi della presentazione della campagna abbonamenti non deve rappresentare una piacevole eccezione.Qualche consiglio, a rischio di urtare suscettibilità. Una presentazione della squadra invitando all'Allianz Dome tutti gli abbonati, senza limitarsi alla solita vernice istituzionale con gli sponsor. Riportare i giocatori in mezzo alla gente. Tornare a coinvolgere le scuole. Riaffermare con orgoglio la propria storia, visto che tanti tifosi ignorano nomi e gesta di chi ha scritto le vittorie biancorosse in passato. Ricordare che il Red Wall è un modo d'essere e non ha copyright.La Pallacanestro Trieste ha due risorse che quando parlano sanno arrivare al cuore del popolo biancorosso: uno avrà la responsabilità della panchina, l'altro - e parla al cuore dei tifosi da ancora più tempo - è Daniele Cavaliero. Non si può che cominciare da qui. --