Rimossi dai vigili i manifesti elettorali di Di Bert
Luca Perrino / RONCHIL'affissione non è conforme al regolamento regionale in materia e la Polizia locale la fa rimuovere. È successo ieri, poco dopo le 9, a Ronchi dei Legionari e a farne le spese è stato il candidato sindaco Massimo Di Bert, sostenuto da Ronchi Nuova Era e Vermegliano Domani, che ha già promesso ricorso legale. La coalizione che appoggia Di Bert ha scelto un negozio sfitto in piazza Oberdan per la propria sede elettorale. Ed è qui che erano stati affissi due grandi messaggi elettorali fissati su un'intelaiatura di legno dinnanzi alle saracinesche chiuse. La Polizia locale ha, dapprima, intimato la rimozione, poi, con l'ausilio degli operai comunali, ha fatto togliere il tutto. Facendo scattare una sanzione che si aggira sui 400 euro. «Ritengo tale interpretazione totalmente errata. Lo avalla - ha commentato Di Bert - anche la direzione regionale competente in materia. Identica modalità di propaganda elettorale è stata fatta a Gorizia, in corso Italia. Qui nessuno si è sognato di rimuovere. Provvederemo a tutelarci nelle sedi opportune, ma cresce il rammarico per il danno che il sottoscritto e i candidati consiglieri stanno subendo. Una volta ottenuto il risarcimento, sarà devoluto in beneficenza ad associazioni della città. Preoccupa sempre di più l'episodio, le tempistiche ed una campagna elettorale già macchiata dalla temporanea esclusione di una lista, il ripetersi di questo tipo di azioni che non saprei neanche come definire». Ecco la risposta che Di Bert ha avuto dal servizio regionale. «La normativa regionale non disciplina espressamente le caratteristiche che devono avere le sedi dei comitati elettorali e, quindi, se debbano essere veri e propri negozi con vetrine e serrande. Infatti, l'articolo 71, comma 3 della legge 28/2007, prevede solo che è consentita l'affissione di manifesti ed altri stampati di propaganda elettorale nelle sedi dei comitati elettorali, anche se visibili dall'esterno. Quest'ultima espressione sta ad indicare che i manifesti possono essere affissi sulle vetrine, in modo da essere ben visibili dalla pubblica via. L'importante è che siano sedi agibili ove si possano tenere anche degli incontri elettorali. È consigliabile che l'apertura dei comitati elettorali sia comunicata al Comune, affinché la Polizia locale sia informata e sappia che in quella sede l'affissione di propaganda elettorale è legittima. I manifesti possono anche essere affissi all'esterno, sulla serranda o vetrina, come lei propone. Nulla lo vieta, anche se è sconsigliabile sia perché sono esposti alla pioggia, sia perché potrebbero essere strappati. Suggeriamo sempre di affiggere all'interno della vetrina della sede del comitato elettorale, anche perché la serranda abbassata potrebbe far insorgere il dubbio che non si tratti di una vera sede agibile». --