Ronchi2030 all'ultimo appello Di Bert aggiunge un'altra lista

Luca PerrinoRONCHI DEI LEGIONARIManca un unico tassello per comporre il mosaico dei candidati alla carica di sindaco che si sfideranno a Ronchi dei Legionari il 12 giugno. Ma nel contempo c'è chi già inizia a presentare i componenti della sua squadra e persino gli assessori in caso di vittoria. Il nome del candidato sindaco di Ronchi2030 sarà svelato sabato, alle 16, alla birreria Spiller di via D'Annunzio. Vi aderiscono, ricordiamolo, tre liste: Ronchi 2030, Obiettivo Giovani e La Sinistra Ronchi Bene Comune. Potrebbe essere una donna e i nomi che sono circolati in queste settimane sono stati quelli dell'indipendente nel Pd, Sara Bragato o della pentastellata Lorena Casasola. Ma potrebbe anche essere un uomo e molti scommettono su Enrico Masarà, consigliere comunale dem, in disaccordo con le strategie di alleanze messe in campo dal suo partito e che, quindi, potrebbe riprovarci dopo la sconfitta patita nel 2016.«Dovevo esprimere una preferenza su un nome, quello di Benvenuto, di cui ho rispetto e stima per la scelta maturata con il collega Martinelli, ma non su un progetto e su un programma complessivo. Come ho dichiarato ritenevo e ritengo che la massima espressione politica per il Pd fosse in una coalizione di centrosinistra allargata», aveva detto Masarà prima di uscire dall'assemblea e non partecipare al voto. Una decisione che potrebbe spingerlo verso altri lidi, verso Ronchi2030 che voluto stringere un patto con il Pd ma in discontinuità con la giunta del sindaco Livio Vecchiet e, quindi, dell'ex assessore dimissionario Benvenuto.E se Ronchi2030, con il portavoce Franco Iurlaro, ribadisce la volontà di portare avanti «un processo nuovo e la creazione di un circolo virtuoso progressivo, in grado di dare un segno politico di rottura col passato e di discontinuità», nel Pd c'è chi non dispera di "catturare" ancora almeno un pezzo della coalizione di sinistra per rafforzare la candidatura Benvenuto che oltre ai dem schiera Ronchi al Centro. Anche perché bisogna fronteggiare l'uscente Vecchiet e la sua Insieme per Ronchi, che corre per conto suo più da quanto si apprende con Idee in Comune, e anche Vincenzo Borgia in pista con la sua civica più il centrodestra che dovrebbe esprimere più simboli.Intanto, come detto, c'è chi non tiene chiusi i propri nomi di candidati in un cassetto. Sempre sabato, alle 17.30 alla "Taverna de Vermean", il candidato sindaco Massimo Di Bert, nell'ambito del primo incontro sul programma di Ronchi Nuova Era, indicherà chi sarà l'assessore alla Sicurezza della propria amministrazione in caso di vittoria. Si tratta di Liviana Nicoli, già ispettore superiore della Polizia di Stato al commissariato di Monfalcone e, tra le altre cose, sorella del consigliere regionale forzista Giuseppe. «Ho scelto la figura migliore che si potesse trovare sul territorio per competenze, curriculum e impegno per la collettività. Liviana - sottolinea Di Bert - ha accettato con enorme entusiasmo. Sono felice che faccia parte della mia squadra».Ma c'è di più. Liviana Nicoli sarà la capolista di Vermegliano Domani, una lista d'appoggio alla candidatura di Di Bert, la seconda dopo Ronchi Nuova Era. E sono parecchi anni che, in una campagna elettorale ronchese, non si fa emergere il nome di un rione. Non è un caso, dunque, che la sfida parta proprio dal quartiere ai piedi del Carso. «Non abbiamo certo alcuna intenzione di militarizzare la città - dice Nicoli - ma siamo convinti che vadano fatte delle migliorie e cambiato l'approccio con questo delicato settore». --© RIPRODUZIONE RISERVATA