Pasqua e Pasquetta con i turisti I ristoranti da tutto esaurito
i programmiAntonio Boemo/GRADOPasqua e Pasquetta all'insegna delle vacanze e delle degustazioni. L'Isola è ormai affollata di turisti.E fra qualche giorno ci saranno anche novità legate all'anniversario dei 130 anni di turismo. Nel frattempo, il "Menù 130" sarà a prezzo fisso e a base di pietanze della tradizione locale come il boreto. Il presidente del Consorzio Grado Turismo, Thomas Soyer, anticipa che l'operazione dovrebbe iniziare con il primo di maggio e in questo periodo si stanno definendo i particolari e le adesioni.Intanto oggi e domani i ristoranti hanno già raccolto un grande numero di prenotazioni. A Pasquetta non mancheranno pure i consueti i picnic sulla sabbia, sui terrapieni o sui prati del retrospiaggiaE mentre proseguono le degustazioni a Pineta nell'ambito del "Grado Street Food", sempre domani, lunedì dell'Angelo, è in programma un nuovo evento, l'anteprima "Aspettando la Festa degli Asparagi di Fossalon". Sarà una Pasquetta con Zippo e non è escluso che farà il sold out. Su una capienza massima di mille persone, si registrano, infatti, come affermano i responsabili della Pro Loco, già oltre 600 prenotazioni e le richieste continuano.La festa inizierà a mezzogiorno e andrà avanti "fin che va", come hanno scritto gli organizzatori della Pro Loco e della Coldiretti.Come sempre, ad ogni modo, sono due gli aspetti che caratterizzano il periodo pasquale gradese, quello sacro con i riti della Settimana Santa e quello legato al turismo, le vacanze, la tintarella, i primi bagni e le degustazioni.Per quanto concerne i riti religiosi, va indubbiamente segnalato come anche la Via Crucis celebrata in basilica e la successiva processione per le vie del centro con la Reliquia della Santa Croce abbia visto davvero una folta presenza di fedeli. Sono stati almeno trecento quanti hanno sfilato, precedendo o seguendo l'arciprete monsignor Paolo Nutarelli che trasportava la Reliquia, oltre a tutti quelli che hanno assistito al passaggio del lungo corteo.La processione ha avuto luogo lungo un percorso diverso rispetto a quello tradizionale di un tempo, come peraltro avvenuto anche nelle ultime annate, quando la processione s'era potuta effettuare.Un scelta derivata dal fatto di non trovarsi a transitare attraverso la cosiddetta "piazza dei ristoranti" (Piazza Duca d'Aosta), affollata di commensali intenti a cenare nelle aree esterne dei locali.La processione si è pertanto snodata attraverso campo Patriarca Elia, un brevissimo tratto di via Caprin prima di imboccare via Marina, via Orseolo, viale Europa Unita, largo San Grisogono, via Gradenigo e quindi il rientro in basilica.Durante il percorso, l'arciprete monsignor Paolo Nutarelli ha voluto ripristinare alcuni aspetti del passato: ha infatti sostato in tre postazioni, dove sono state ricordare alcune delle tappe che hanno portato alla Crocifissione. La prima sosta è avvenuta in campo Patriarca Elia, sul retro dell'asilo parrocchiale, la seconda dinnanzi al porto e la terza davanti al palazzo municipale.Al rientro in basilica, quasi al buio illuminata solo da un paio di faretti e soprattutto dai ceri, la processione si è conclusa con la solenne benedizione.--© RIPRODUZIONE RISERVATA