L'Anfass in via Forte del Bosco Contratto di affitto dimezzato
Emanuela MasseriaÈ ufficiale il passaggio dello stabile di proprietà comunale in via Forte del Bosco all'Anffas di Gorizia. In questi giorni è stato regolarizzato il canone di affitto per la struttura che rimarrà così destinata ai disabili.Il sodalizio godrà di uno sconto del 50% sul canone di locazione in base al "Regolamento comunale per la concessione in uso di immobili comunali ad associazioni", che prevede riduzioni fino al 50% per le attività non a scopo di lucro come le onlus. In questo modo il canone da 20 mila euro annui verrà ridotto della metà e così anche gli introiti per il Comune. In tutto 10.484,40 euro da corrispondere in due rate semestrali. Contestualmente e senza oneri il Comune ha così sciolto il precedente contratto d'affitto con il Consorzio Isontino Servizi Integrati.La richiesta di una nuova sede era stata avanzata alcuni mesi fa dall'Associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, interessata ad approfittare della struttura attrezzata ai piedi dei colli che caratterizzano il quartiere di Piuma. Uno spazio circondato dal verde e dalla tranquillità, adatto ai fini di favorire l'incontro e lo sviluppo di finalità aggregative e di stampo socio-assistenziale. Il Cisi aveva sottoscritto la precedente locazione per un canone annuo di circa 20 mila euro. Lo scorso settembre l'ente ha comunicato al Comune la propria disponibilità a interrompere anticipatamente il contratto di locazione sottoscritto l'ultima volta nel 2019, qualora il Comune avesse accolto la richiesta di Anffas. Ciò anche in considerazione di un altro fatto: il passaggio del servizio che vi trova sede, già esternalizzato dal Cisi, non verrà compromesso dal nuovo accordo.E proprio nei giorni scorsi le associazioni che si occupano di persone diversamente abili a Gorizia, come già riportato su queste colonne, hanno avuto modo di confrontarsi con il ministro per le Disabilità Erika Stefani al centro diurno dell'Anffas in via Forte del Bosco definito «un esempio virtuoso» in una città molto attenta al tema della disabilità. Insomma, una sorta di prima uscita e battesimo per la sede dell'Anffas con, a fare gli onori di casa, Mario Brancati che ha descritto le attività del centro al ministro.Gli ospiti hanno voluto donare a Stefani una commovente lettera di benvenuto. Presente all'incontro il sindaco Rodolfo Ziberna, con Brancati che ha voluto evidenziare il ruolo di Gorizia «città laboratorio» per la disabilità, regalando all'ospite, fra le altre cose, anche una bottiglia del vino della solidarietà, l'uvaggio Collio Bianco che nasce nel vigneto della Pace di Cormons, e che l'Anffas di Gorizia produce in collaborazione con la Cantina Produttori di Cormòns. --© RIPRODUZIONE RISERVATA