Vittori non è da solo In corsa a Sagrado spunta l'ex grillino

Luigi Murciano / SAGRADOMarco Vittori non sarà costretto alla corsa in solitaria contro l'incognita del quorum alle prossime elezioni comunali di Sagrado in programma il 12 giugno. Se il sindaco uscente marcia spedito per la propria strada, con la sua civica Agire Comune che gli ha rinnovato la fiducia in vista della rincorsa al secondo mandato, qualcosa finalmente si muove nel sin qui anche troppo silente scenario politico del primo comune della Sinistra Isonzo. Uno sfidante pare appalesarsi all'orizzonte. Ed è Gino Giglio, 68enne contractor navale in pensione, pronto a ridiscendere in campo con la civica Rinascere A Sagrado.Già, si tratterebbe di un ritorno, perché una lista messa in piedi da Giglio aveva già partecipato alla tenzone elettorale come "terzo incomodo" nel derby Vittori-Perazzi, dopo la dolorosa diaspora del centrosinistra sagradino del 2017. Allora Giglio si spese per la candidatura di Annarella Birri. La civica, allora di ispirazione pentastellata, si attestò attorno al 7,5% e Birri ottenne 85 voti. Ma stavolta, assicura Giglio, i "grillini" non c'entrano nulla. Rimangono però nome e simbolo della lista. E soprattutto rimane lui, che stavolta potrebbe candidarsi non a semplice consigliere ma a primo cittadino di Sagrado.«Sì, posso confermare le voci - fa sapere Giglio -. Sto lavorando alla composizione di una lista e ovviamente del programma. Credo sia importante per i sagradini poter avere un'alternativa alle urne rispetto ai soliti nomi che sentiamo da anni, che abbiano governato bene o meno. Sarà una formazione totalmente civica, l'esperienza con i Cinque Stelle a Sagrado è conclusa e, anzi, ne sono rimasto piuttosto deluso. Ma bisogna imparare dai propri errori. Io candidato sindaco? Mi metto a disposizione - conclude il 68enne - se poi avvicineremo giovani o profili interessanti potrà correre anche qualcun altro. L'importante è esserci perché Sagrado non merita una candidatura in solitaria. Sono pronto a fare da terzo incomodo».Quello che Giglio non può ancora immaginare è che, anziché "terzo", potrebbe essere il "secondo" incomodo. Perché il circolo cittadino del Pd non ha ancora sciolto le riserve su una propria corsa elettorale. Vistisi chiudere la porta in modo abbastanza netto dalla civica di Vittori, nonostante i rapporti in netto miglioramento nell'ultimo quinquennio («Niente persone riconducibili a segreterie nella nostra lista» il messaggio esplicito), i dem potrebbero anche non essere della partita.Decisiva, come spiega la referente della sezione del Pd ed ex prima cittadina Elisabetta Pian, sarà l'assemblea degli iscritti in programma nei prossimi giorni. «Nel weekend un direttivo ha analizzato tutti i possibili scenari - si limita a commentare Pian - e per ora non possiamo escluderne alcuno. Smentisco però che sia già stata presa una decisione. L'ostracismo della civica del sindaco? È la loro opinione, che non condividiamo. C'è bisogno di politica e dei partiti, sono una risorsa per le nostre comunità. Quale che sia la nostra decisione, gli iscritti ci chiedono proprio di ripartire dal basso dopo un periodo difficile come quello dell'era-Covid che ha eliminato le relazioni: vogliamo ricominciare dalle persone e dai loro problemi. Ed è questo che inizieremo a fare da subito, a prescindere dalla presenza o meno alle urne su cui dobbiamo ancora esprimerci». --© RIPRODUZIONE RISERVATA