Ex leghisti e No vax candidano Orlando

Laura BlasichÈ Francesco Orlando il candidato sindaco della civica Verità e Libertà e del movimento Territorio e Libertà, che di fatto raccolgono il dissenso dell'area No Green pass e No vax presente a Monfalcone. Un nuovo capitolo nella storia politica, lunga trent'anni, dell'ex assessore, di area cattolica, alle Politiche sociali del secondo mandato di Adriano Persi e di metà del primo di Gianfranco Pizzolitto, quindi in giunte di centrosinistra, e poi candidato alle comunali del 2016 nelle file della civica Monfalcone responsabile, in cui si piazzò al quinto posto per preferenze (cinquanta contro le undici del portavoce di VeLa Mauro Grimolizzi, pure presente nella civica).La discesa in campo fu, quindi, sei anni fa all'interno del centrodestra e a supporto della candidatura di Anna Cisint, che nel 2018 lo designò Garante comunale dell'infanzia e dell'adolescenza.La candidatura a sindaco è stata ufficializzata ieri in piazza della Repubblica dalle due liste alleate, assieme alla scelta dell'eventuale vicesindaco, l'ex leghista Sergio Pacor, che il Carroccio portò ai vertici dell'Ater Gorizia poco più di una decina d'anni fa.Per Mauro Grimolizzi la scelta è caduta perciò su un «usato sicuro», perché, come ha aggiunto, «c'è bisogno di tornare all'esperienza in politica per coinvolgere i cittadini», con «un primo passo verso la riappropriazione politica e delle istituzioni».Se VeLa e Territorio e Libertà arrivano ben ultime con il loro candidato sindaco, la causa non sta nell'indecisione o nella carenza di papabili, come ha fatto capire Federico Razzini, alla guida di Territorio e Libertà a Monfalcone, dopo aver preso le distanze dalla Lega.«Prima abbiamo voluto lavorare sul programma», ha spiegato, alzando la voce per non farsi sovrastare da quella del sindaco Anna Cisint, impegnata in piazza, ma nelle premiazioni della sesta edizione della manifestazione podistica "Le vie del sommaco".Le ragioni che hanno spinto Orlando, già schieratosi lo scorso anno al fianco di Grimolizzi, a questa nuova, inedita fase della sua vita politica sembrano comunque tutte, o quasi, radicate nella gestione dell'emergenza sanitaria, com'è emerso dall'intervento effettuato ieri. «Ogni forma di discriminazione tra i cittadini è un rischio per la democrazia e lo si vede con il Green pass - ha affermato Orlando -. Ogni totalitarismo parte con questa dinamica e, se siamo sotto dittatura o stiano per esserlo, la non azione è collaborazionismo. Dobbiamo essere noi a difendere i nostri cari dall'applicazione protocolli di morte e i nostri figli da una scuola disumana».Orlando ha quindi chiamato a un impegno diretto dei cittadini al fianco delle due liste che «affronteranno i temi della sanità depauperata, di una viabilità che non tiene conto della storia della città, di un'immigrazione che non si può far finta che non esista». Sergio Pacor, da parte sua, ha ribadito la necessità di una ripresa dei rapporti con gli altri Comuni del Monfalconese.--© RIPRODUZIONE RISERVATA