la notte internazionale della geografia

Monfalcone consolida con la nuova edizione del festival il suo ruolo di riferimento per l'indagine geografica e lo fa entrando nella costellazione della GeoNight, la Notte internazionale della geografia, senza per questo tradire l'impegno a fornire una vetrina per autori della regione e case editrici indipendenti e di piccole dimensioni. L'appuntamento con la GeoNotte si aprirà venerdì, alle 18.30, nello Spazio Nord di piazza della Repubblica, con il dialogo dedicato alla riscoperta delle Guide rosse del Touring club italiano tra la ricercatrice del territorio Chiara Rabbiosi e il geografo Sergio Zilli. Di un altro modo di viaggiare, quello nell'epimedia, il vasto territorio dell'informazione e della comunicazione in cui il fatto si incarna nel suo stesso racconto, converseranno poi alle 21, sempre nello Spazio Nord, il geografo Angelo Turco e il saggista Marcello Tanca. Sabato, alle 11, ancora in piazza della Repubblica Dino Gavinelli e Mauro Varotto si confronteranno sul tema del "Territorio futuro", e quindi degli effetti del cambiamento climatico, in un incontro a cura dell'Associazione dei geografi italiani e della Società geografica italiana, in collaborazione con il Museo di geografia dell'Università di Padova. Anche gli appuntamenti con gli editori e gli autori del Friuli Venezia Giulia consentiranno, però, di aprire finestre sulle geografie del mondo. La casa editrice triestina Asterios giovedì porta a Monfalcone Claudio Greppi e la sua esplorazione della figura di Alexander von Humboldt, naturalista, botanico, geografo, il più celebre scienziato viaggiatore della prima metà dell'Ottocento, mentre di altri viaggi, quelli degli emigranti, di un tempo e di oggi, dal Friuli Venezia Giulia verso altri Paesi, parlerà quasi in contemporanea Lucio Gregoretti con il suo "Verso il grande destino. Sognando la terra promessa", edito da Legàmi. Guardata a vista dalle alture carsiche teatro degli scontri del primo conflitto mondiale, in piazza della Repubblica si tornerà a parlare di Grande guerra grazie all'incontro con Aureliano Barnaba sul "Diario Hermada" di Flavio Vidonis (edito dal Gruppo Ermada FV), mentre sabato mattina Roberto Covaz, nello Spazio Sud di piazza della Repubblica, esplora la storia "di confine" di Gorizia e Nova Gorica che dalla Guerra fredda sono approdate alla designazione di Capitale europea della Cultura 2025. Incursioni in storie e vicende più vicine al presente le forniranno gli appuntamenti di venerdì pomeriggio con Maria Morigi e il suo "Islam, talebani, Stato islamico", edito dalla emiliana Anteo, e di sabato pomeriggio con Vincenzo Varagona e "I segreti del Moby Prince", edito dalla marchigiana Vydia. Fotografia e poesia sono invece le protagoniste dell'incontro tra Elio Ciol e Davide Rondoni, che la casa editrice indipendente di Forlì CartaCanta porta a Monfalcone. Restando nel territorio dell'arte, l'opera del pittore ronchese Pino Furlan viene presentata venerdì pomeriggio da Marina Dorsi e Luca Geroni, curatori della mostra allestita fino a inizio marzo su tre sedi a Ronchi dei Legionari e del catalogo edito dal Consorzio Culturale del Monfalconese che l'ha affiancata. Una riflessione sul rapporto con la natura la offriranno invece gli incontri di giovedì con Stefano Montello, autore di "Il tempo delle erbacce. Piccolo trattato di filosofia agreste", di sabato con Lucio Tolar, Tiziano Fiorenza, Umberto Sarcinelli su "Consiglio. La foresta della storia, e di domenica con Francesco Boer e il suo "I briganti della Carnia".LA. BL.