Maggioranza trasversale in aula E il Pd vota con il centrodestra

Francesco Fain Diciamolo chiaramente. Dopo 94 anni di attesa e ben 22 riunioni di commissione (regolarmente retribuite) con la Corte dei conti che si sarebbe potuta "agitare" vista la prolungata situazione di stand-by, non poteva che essere approvato il Regolamento di Polizia urbana. Altrimenti, davvero, sarebbe stata una sconfitta. Su tutta la linea.E ha anche sorpreso il fatto che certi consiglieri continuassero a chieder lumi, in aula, su una regolamentazione che in 22 riunioni di commissione avrebbero dovuto (forse) conoscere a memoria. Articolo per articolo. Ma, alla fine, le cose si sono messe per il verso giusto. Il Regolamento, datato 1928, torna nei cassetti con i suoi riferimenti demodè ai podestà, ai cavalli, ai tagliapietra, ai fabbri e ai maniscalchi.La partitadella sicurezzaAlla fine della fiera, il Regolamento ha incassato 28 voti favorevoli. E va registrato il fatto, politicamente rilevante, che diversi esponenti dell'opposizione (compreso il Pd contrario al Daspo) hanno votato a favore: da Roberto Collini a Adriana Fasiolo, da Alessandro Feri a Marijlka Korsic, da David Peterin a Andrea Picco, da Federico Portelli a Marco Rossi, da Rosy Tucci a Alessandra Zanella. Tre gli astenuti: Silvano Gaggioli di Gorizia c'è, Emanuele Traini di Gorizie e Franco Zotti di Legalizziamo che, sì, è stato coerente nel votare contro sempre e comunque, a prescindere, usando (come suo solito) linguaggi coloriti e, spesso, davvero fuori luogo.Il capogruppo del Pd Marco Rossi spiega che l'impianto del Regolamento che emerge dai lavori del Consiglio comunale è «il frutto di un lavoro fondamentale svolto proprio dai consiglieri del centrosinistra. Un impianto originariamente retrivo è stato largamente modificato e il Regolamento approdato alla votazione finale è migliore, scritto meglio, e più moderno di quello originariamente proposto dalla Giunta - annota Rossi -. Voglio ringraziare il contributo di tutti i consiglieri comunali, compreso il coordinatore della commissione, Sergio Cosma, dal quale ci divide spesso il dibattito politico ma ha ottimamente condotto il lavoro della Commissione competente consentendo l'accoglimento del contributo di molti consiglieri. Anche nel dibattito in aula abbiamo visto accolti dalla Giunta grande parte dei nostri emendamenti, presentati con lo stesso spirito costruttivo con il quale vogliamo in futuro governare la città con Laura Fasiolo».Secondo il Pd, e torniamo al vulnus, l'unico neo è l'adozione del Daspo «uno strumento che il ministro Pd Minniti aveva pensato per situazioni ben più gravi di quella di Gorizia e, secondo noi, si rivelerà invece inutile e spropositato in questa realtà». Un parere condiviso anche da altri esponenti del centrosinistra, come Rosy Tucci che ha definito l'articolo 48 (quello del Daspo) già anacronistico, auspicando che al Regolamento venga messo mano annualmente, senza aspettare i prossimi cent'anni.Il centrodestraha rettoIl centrodestra ha retto. O quasi. Fra i contras Riccardo Stasi ha votato "sì", Serenella Ferrari era assente così come Rinaldo Roldo mentre Zotti si è astenuto. Assente, ma partecipante ai lavori, Francesco Piscopo («Mi sembra una manovra da campagna elettorale fare un regolamento di polizia locale ad un mese dalle elezioni») mentre Pasquale Picariello non si è visto, né sentito.«Questo è uno strumento in più per le forze dell'ordine, così come il Daspo - argomenta il sindaco Rodolfo Ziberna -. Ha un effetto-deterrenza, viene usato rarissimamente, forse una volta all'anno. Non strumentalizziamo questo tema, per favore».L'assessoree il comandanteTranchant la risposta del vicesindaco e assessore comunale alla Sicurezza Stefano Ceretta. Le valutazioni del Pd proprio non le ha capite. «Quel partito - le sue parole - dice tutto e il contrario di tutto. Un loro ministro (Minniti, ndr) crea uno strumento utile per la collettività e, in aula, loro disegnano quello stesso provvedimento come il male assoluto... Qualcuno ha anche parlato di uso "improprio" del Daspo. Ma cosa vuol dire? Cosa significa?».Tecnico, non potrebbe essere diversamente, è invece il parere del comandante della Polizia locale, Marco Muzzatti. «Abbiamo ora a disposizione uno strumento equilibrato e al passo con i tempi. I miei ringraziamenti vanno al prefetto, al questore, ai dirigenti anti-crimine e al vicecomandante Paesini». --© RIPRODUZIONE RISERVATA