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«Uno sciopero dei sindacati metalmeccanici del cantiere ha rimesso con forza l'accento sui problemi di sicurezza per lavoratori e lavoratrici, alla luce dei recenti incidenti, l'ultimo un infortunio durante la movimentazione di un carico». Ad affermarlo la candidata del centrosinistra Cristiana Morsolin. «Una situazione - prosegue - che ci obbliga a porre ancor più attenzione su un sistema, quello dell'appalto, che da anni critichiamo duramente, perché, se non adeguatamente controllato, è permeabile alle piaghe della scarsa sicurezza, dell'irregolarità fiscale, dello sfruttamento». «Il lavoro è sicuramente impegno e fatica - conclude -, ma ogni lavoratore ha diritto a svolgerlo in contesti sicuri, indipendentemente dal tipo di contratto, impiego, livello di paga. La sicurezza è un diritto. Esprimo la massima solidarietà alle maestranze in sciopero e vicinanza alla persona coinvolta nell'infortunio e ai suoi familiari». «La questione Fincantieri - scrive invece la segretaria del circolo Pd Michela Percuzzi - deve diventare una questione nazionale proprio per la drammaticità del fenomeno degli infortuni sul lavoro e della questione della responsabilità sociale d'impresa, ricordando che il cantiere navale è un'azienda pubblica finanziata dal 71,3% dalla Cassa depositi e prestiti». Il Pd di Monfalcone, vicino alle sigle sindacali ma soprattutto ai lavoratori, ritiene che «la botte sia colma e che la questione della sicurezza sul lavoro non sia più rimandabile». «Già un mese fa sia il nostro circolo che le sigle sindacali sono intervenuti sul tema ponendolo come emergenziale», conclude.