Fedriga lancia Ziberna: «Ha amministrato bene Coalizione compatta»

Francesco Fain Unità. Compattezza. L'hanno ripetuto quasi fosse un mantra, ieri sera alla convention di presentazione della candidatura Ziberna. Tutti. Dal governatore Massimiliano Fedriga ai segretari regionali di centrodestra, quasi a voler marcare le differenze con l'altra metà del campo dove fare sintesi sta diventando più arduo della scalata dell'Everest. Si è parlato con insistenza di "modello Fvg", di buoni rapporti, di amicizia che sono «gli elementi caratterizzanti del centrodestra regionale». Certo, è stato rimarcato, ci sono stati bisticci «anche in casa nostra» ma la compattezza dei partiti non è stata minata. «Mai».Subito i complimenti reciproci fra Ziberna e Fedriga. Il primo, da buon padrone di casa, ha sollecitato (e ottenuto) un applauso per il governatore («È un amministratore che, in altre parti d'Italia, ci invidiamo per la serietà e la preparazione»). Osservazioni al miele corrisposte dal governatore che ha speso parole di stima per il primo cittadino. «Ziberna e la sua squadra si presentano agli elettori con la prova della buona amministrazione. Ci aspettano - le parole di Fedriga - mesi e anni difficili e occorrono sindaci preparati. Servono amministratori seri e che si prendano le responsabilità. Persone che sappiano dire sì ma anche no. E questo è stato, è e sarà Ziberna». Fedriga ha voluto anche ricordare Ettore Romoli per il lavoro svolto in città nel corso dei due mandati. E un applauso affettuoso è risuonato in sala, peraltro particolarmente affollata, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.Poi, la carrellata dei segretari regionali di centrodestra. Tutti presenti. Il primo a parlare è stato Marco Dreosto, segretario regionale della Lega. Ha ringraziato Ziberna, ma anche Anna Maria Cisint presente all'Internazionale, «per essersi messi nuovamente a disposizione della collettività. Fare l'amministratore in questo momento storico è difficile. Ma quello che sia Ziberna sia Cisint devono sapere è che sono sostenuti da una coalizione unita e che ha come credo comune il governare bene». Non dissimile il pensiero di Renzo Tondo di Autonomia responsabile che ha parlato del "fronte dei sindaci" «che sarà fondamentale viste le tante emergenze che ci accingiamo ad affrontare».Unità. Compattezza. Un mantra, dicevamo. E tali concetti hanno fatto anche da sfondo all'intervento della coordinatrice azzurra Sandra Savino. Ha definito il sindaco uscente e ricandidato «una persona positiva che, in questi mesi difficili, ha permesso ai cittadini di guardare al bicchiere mezzo pieno. So che "Rudy" ce la può fare, anzi ce la farà. Gorizia ha bisogno di continuità amministrativa».Walter Rizzetto, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, ha voluto raccontare un aneddoto. Simpatico. «Ziberna è l'unico amministratore che conosco che risponde al cellulare dopo due squilli. Capita a tutti di avere la luna di traverso ma lui è sempre disponibile. E penso lo sia anche con i suoi concittadini. Gorizia è migliorata in questi anni e ora deve lavorare ancora più duro per il 2025». Ha parlato di «eterogeneità della coalizione» Sergio Emidio Bini, leader di Progetto Fvg. Ha rammentato che il movimento sarà presente con diversi innesti nella civica che sostiene Ziberna. «Caro Rudy - si è rivolto al candidato - tu esprimi serenità e professionalità. Sono convinto che qui torneremo a vincere».Infine, Angelo Compagnon dell'Udc. Da "vecchio" navigante nelle acque della politica ha messo in guardia dagli entusiasmi e dal pensare di avere già la vittoria in tasca. «Dobbiamo lavorare. Con umiltà». Poi ha esaltato la coerenza del partito che rappresenta. «Quando si fa parte di una coalizione e si è fatta una scelta - il suo pensiero - non si possono avere riserve mentali dopo, perché si rischia di distruggere quanto costruito prima». Chissà che il ragionamento non fosse rivolto a qualcuno "in casa sua", ovvero in quello che è stato l'Udc locale...Presenti in sala anche molti componenti della giunta comunale, oltre a consiglieri, militanti, simpatizzanti. Assente il parlamentare Guido Germano Pettarin di Coraggio Italia, partito di centrodestra. Ma, forse, ha evitato incontri ravvicinati con Sandra Savino, viste le recenti punzecchiature reciproche. Ha chiuso la serata Ziberna, come sempre incontenibile ma con il freno a mano un po' tirato in fatto di battute. Ha voluto sottolineare la collaborazione con Monfalcone. «Da noi prevale il buonsenso. Siamo qui per continuare il nostro lavoro e per non far prevalere chi le cose non le vuole fare. Quelli dell'immobilismo. Non pensiamo al 2025 ma al 2035. Dobbiamo fare vincere Gorizia e i goriziani». E via con gli applausi. --© RIPRODUZIONE RISERVATA