Sagrado collegherà Fogliano e Gradisca con la pista ciclabile
Luigi Murciano / SagradoCiclabilità, intermodalità, vivibilità. Servissero tre sostantivi per sintetizzare una descrizione della Sagrado del prossimo futuro - perlomeno per come la sognano i suoi amministratori - eccoli serviti. Il piccolo centro isontino, primo baluardo della Sinistra Isonzo, si avvia alla scadenza di mandato del sindaco Marco Vittori (a proposito: se non si presenteranno avversari, correrà contro il quorum e contro sé stesso) con un'eredità di tre progetti, più o meno concreti, che potrebbero davvero contribuire a cambiare il volto del paese. Il primo cantiere per la verità è già stato inaugurato da qualche tempo. E riguarda la realizzazione di un primo tratto ciclabile lungo uno dei simboli di Sagrado, il canale Dottori. Già nel 2017 il Comune aveva espresso la volontà di affidare la progettazione e la realizzazione di una ciclabile al Consorzio di bonifica Pianura isontina - proprietario del canale - mediante la sottoscrizione di convenzione, poi concessa in delegazione amministrativa con un successivo atto giuntale. Un progetto da complessivi 125 mila euro, redatto dall'architetto gradiscano Gianpiero Iurig, che per ora si occupa del lungo segmento che va dall'intersezione fra via Dante Alighieri e via Acquedotto, e quest'ultima con il campo sportivo. Potrebbe essere solo il primo di una serie di percorsi ciclabili in paese, dal momento che il sogno rimane sempre quello di intercettare fondi europei per il completamento del castello degli Alimonda, che sta a un tiro di schioppo e che tutte le amministrazioni sagradine succedutesi negli ultimi anni hanno "sognato" di inserire al centro di percorsi slow per i cicloturisti e per i residenti. Un canale, il Dottori, lungo poco più di 12 chilometri, inaugurato nel 1905 dopo una lunga gestazione, e che ha dato l'impulso allo sviluppo dell'Agro isontino prima ostaggio della siccità e, grazie alle quattro centraline idroelettriche disseminate lungo il suo percorso, all'industrializzazione del Monfalconese. «Un obiettivo più a lunga scadenza, ma doveroso crederci - commenta Vittori -. Così come a quel punto avrebbe senso "connettere" le nostre ciclabili urbane a quelle intercomunali dei comuni confinanti, ovvero Gradisca e Fogliano Redipuglia». Con Redipuglia, ad esempio, si era ragionato sul come realizzare il congiungimento con il sedime dell'ex raccordo ferroviario per poi riprendere il percorso sull'argine destro del canale che nelle intenzioni dovrebbe condurre, noblesse oblige, sino al Sacrario. Ma il "sogno proibito" per Sagrado rimane un altro, confessa Vittori. Ovvero la realizzazione, nella stazione che si affaccia sulla statale che taglia in due il paese, di un vero e proprio mini-hub per i viaggiatori. Uno snodo in cui si intersechino, insomma, il trasporto pubblico su rotaia e quello su gomma - leggasi bus - con annessi servizi per il cicloturismo. Un progetto embrionale ma su cui la giunta guidata dal sindaco Marco Vittori ha più volte lasciato intendere di volere ragionare assieme a Trenitalia e Apt. «Nella zona della stazione abbiamo progetti importanti - conferma il primo cittadino - Vorremmo fare della stazione di Sagrado un punto di scambio tra rotaia e gomma, e tra gomma e mobilità lenta, pedoni e cicloturisti per intenderci: un progetto che potrebbe garantire al nostro Comune, e a tutto l'Isontino, un importante indotto. Ci stiamo ragionando con i diversi soggetti e i portatori d'interesse», assicura il primo cittadino di Sagrado. --© RIPRODUZIONE RISERVATA