Fedriga sarà commissario per l'emergenza profughi

Mattia Pertoldi / udineIl primo decreto del capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio destinato alla gestione dell'emergenza legata ai profughi ucraini dovrebbe essere firmato questa mattina. Un testo attraverso il quale Curcio nominerà i presidenti di Regione commissari straordinari sul modello di quanto già avvenuto nei due anni di pandemia e, almeno a Nordest, successivamente alla tempesta Vaia.La scelta di Roma, in fondo, è chiara e punta a velocizzare i meccanismi di scelta, sburocratizzare al massimo le procedure e rendere, quindi, più efficiente il procedimento di accoglienza delle persone in fuga dall'invasione russa. «Attendiamo il documento completo - conferma Massimiliano Fedriga -, ma l'orientamento di Curcio, condiviso con le Regioni, è quello». In Friuli Venezia Giulia, dunque, sarà proprio Fedriga a vestire ancora una volta i panni del commissario dovendo allo stesso tempo scegliere un soggetto attuatore che sarà il vicepresidente Riccardo Riccardi vista la delega alla Protezione civile.Decisioni, queste, che consentiranno al Friuli Venezia Giulia, al pari delle altre Regioni, di muoversi in deroga alle norme vigenti per rispondere con maggiore prontezza alle necessità contingenti. A proposito di Protezione civile, inoltre, la sede di Palmanova si appresta, da oggi, a ricevere i primi farmaci in arrivo dalle altre Regioni come deciso dal Governo. La sede centrale della nostra Protezione civile, infatti, è stata scelta come centro di riferimento per il Centro-Nord della raccolta dei farmaci da destinare alle necessità dei vari campi profughi. Il Dipartimento nazionale, nel dettaglio, ha deciso di lavorare direttamente con le Regioni. Saranno loro, in sintesi, a mettere a disposizione, prelevandoli dai propri magazzini, i farmaci nelle modalità, tempi e quantità richieste dall'Unione europea. Le Regioni del Centro-Nord, pertanto, da questa mattina invieranno il materiale a Palmanova che fungerà sicuramente da centro di raccordo grazie anche alla presenza di farmacisti specializzati messi a disposizione dal sistema sanitario regionale. Resta da capire, invece, se sarà direttamente il Friuli Venezia Giulia a occuparsi anche del trasporto, oppure ci si affiderà, fino al confine ucraino, a ditte private.Il Friuli Venezia Giulia, intanto, attende sempre il via libera da parte di Bruxelles all'approvazione del progetto per la realizzazione di un campo profughi da 250 persone in Polonia al confine con l'Ucraina. L'iniziativa della Protezione civile regionale si inserisce nel piano generale che porterà l'Italia a mettere a disposizione del sistema dell'accoglienza europeo - nelle zone limitrofe al conflitto ma comunque comunitarie - complessivamente mille posti letto da destinare alla gestione iniziale dell'emergenza. Da quello che si è intuito, poi, è probabile che al Friuli Venezia Giulia sia chiesto l'allestimento del campo e la gestione delle cucine, lasciando l'organizzazione in mano alle associazioni specializzate come Croce rossa italiana e Unhcr.Da ieri sera, infine, ai valichi di Fernetti e di Coccau è cominciata - così come richiesto dal prefetto di Trieste Annunziato Vardè - la distribuzione di beni di prima necessità ai profughi mentre le forze dell'ordine effettuato i controlli previsti alla frontiera. Operazione, questa, che continuerà, sulle 24 ore, anche quando i transiti saranno maggiori di quelli attuali.--© RIPRODUZIONE RISERVATA