Ziberna: «Quello di Pettarin è stato uno stimolo positivo»

la politicaÈ stato uno stimolo «a fare meglio». È una reazione improntata alla massima cautela quella del sindaco Rodolfo Ziberna che, ieri, ha letto tutto d'un fiato le esternazioni del parlamentare Guido Germano Pettarin. Del resto, non potrebbe che essere così, trattandosi di un alleato, sino a prova contraria, visto che Coraggio Italia (il movimento a cui ha aderito l'ex esponente di Forza Italia) naviga in acque di centrodestra.Ma vediamo qual è lo Ziberna-pensiero sull'argomento. «Come ho già avuto modo di dire più volte ogni critica, anche sulla sanità, può servire da stimolo a fare meglio e sono certo che tale era l'intento dell'onorevole Guido Pettarin», esordisce il primo cittadino.«In questo caso, però, da quanto ho potuto appurare con il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitario giuliano isontina (Asugi) Antonio Poggiana, il meglio sta già per arrivare. Ovvero: un percorso definito che porterà notevoli vantaggi per i pazienti che hanno bisogno di prestazioni collegate alla riabilitazione».Insomma, a sentire il sindaco di Gorizia, «non siamo in presenza di un depauperamento bensì di un potenziamento, con riapertura di posti-letto, assunzione di nuovi specialisti fra cui anche una nuova figura per l'area isontina, ovvero il neuropsicologo, fondamentale per dare una risposta a determinati tipi di problematiche». Sul tema, insomma, si ravvisa una certa "distanza" con quanto esternato ieri dal parlamentare sulle colonne del Piccolo. Il sindaco va anche oltre. «Voglio lanciare un messaggio, ovvero che questo è il momento in cui è necessario aprire nuovi ragionamenti sulla sanità, stravolta dallo tsunami innescato dal Covid-19. Serve un'analisi a 360 gradi che comprenda sia i servizi ospedalieri sia quelli territoriali, altrettanto importanti. Di questo ho parlato anche recentemente con l'assessore e vicepresidente della giunta regionale Riccardo Riccardi che condivide totalmente questa impostazione».Tanto per fare un passo indietro, ieri Pettarin aveva denunciato quanto previsto dal nuovo Atto aziendale. E non erano state parole tenere nei confronti sia di Asugi, sia dell'amministrazione regionale. «La Struttura complessa di Riabilitazione di Gorizia e Monfalcone viene inglobata dal Maggiore di Trieste, perdendo l'autonomia gestionale che ha consentito di rispondere nell'immediato alle esigenze dei pazienti. Purtroppo, tale struttura era già in sofferenza con la presenza di soli 2 medici e di circa una decina di fisioterapisti su 2 sedi. Ciò nonostante è stata sempre e solo la buona volontà del personale presente ad aver consentito il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza», erano state le sue parole. Preoccupate. --Fra.Fa.© RIPRODUZIONE RISERVATA