Un distretto commerciale da Muggia a Grado

MONFALCONEUn distretto commerciale di "area vasta" attraverso l'aggregazione dei Comuni rivieraschi, Monfalcone, Grado, Aquileia, Duino Aurisina e Muggia, in partenariato con le associazioni di categoria estendendosi ad altre realtà legate al turismo, alla cooperazione e di servizio. In altre parole un "sistema di rete" territoriale in grado di valorizzare e rigenerare i centri cittadini e le aree urbane, a vocazione commerciale, attraverso progetti ad ampio spettro passando dalla riqualificazione delle zone pubbliche agli eventi di richiamo e iniziative per favorire l'attrattività e la socialità, fino a comprendere azioni di promozione storica, culturale, delle tradizioni e turistica. È questa la nuova linea strategica che intende ora perseguire l'alleanza dei 5 "Comuni del mare" avvalendosi della legge regionale 3 del 2021 che mette a disposizione finanziamenti ad hoc, quelli del "Fondo commercio" appositamente istituito. A darne l'annuncio ieri mattina sono stati il sindaco Anna Maria Cisint e l'assessore Luca Fasan, assieme ad Andrea Pavano, responsabile di Posizione organizzativa del settore Commercio. La delibera giuntale è in approvazione, così come procederanno gli altri enti locali.L'operazione si fonda sulla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra i cinque Comuni e Ascom, Vivacentro, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Camera di commercio, Co. Se.Veg., al fine di fissare gli obiettivi e i progetti aderenti alle direttive della legge regionale in questione. In particolare, si parla di attuazione di interventi di infrastrutturazione urbana, investimenti in tecnologia e digitalizzazione delle imprese. Ma il Progetto distretto si declina su più piani di intervento, come la connettività a banda larga, il rinnovo dell'ambiente e dell'arredo urbano, la realizzazione di zone pedonali, riqualificazione di aree dedicate a sagre, fiere, mercati, per passare a eventi e attività di animazione, fino ad azioni di marketing, promozione. Rientra quale elemento di forza l'offerta dei prodotti del territorio, a chilometro zero. In questo senso, la legge regionale riconosce il commercio «come fattore di sviluppo economico sostenibile, di coesione e crescita sociale, quale mezzo per la valorizzazione delle risorse del territorio». Sono previsti contributi regionali di piccola entità per le imprese aderenti al partenariato .--l.b.© RIPRODUZIONE RISERVATA