Senza Titolo

Tiziana CarpinelliSi capisce perché ad Anna Cisint duole il portafoglio quando si parla di indennità politiche: lei, con il reddito da dirigente dell'area finanziaria del Comune di Gorizia e i suoi «101 mila euro di reddito» complessivi, avrebbe sparigliato la classifica dei consiglieri Paperoni a Monfalcone e invece. Invece si piazza "appena" al quinto posto (60.196 euro annui), superata dall'assessore all'Ambiente Sabina Cauci, professore associato all'Università di Udine e 74.242 euro dichiarati nel 2021, prima donna al vertice della hit. Graduatoria completamente appannaggio di uomini nelle tre posizioni apicali, con buona pace del famigerato soffitto di cristallo da frantumare. E con pensionati ai primi due gradini. Perché a esibire modello 730 più sostanzioso sono nell'ordine proprio il 63enne Antonio Garritani, l'ex colonnello dei Carabinieri per quasi dieci anni alla guida del Reparto operativo del comando provinciale di Trieste, con un gruzzolo reddituale di 98.159 euro, che lo incorona ufficialmente il Paperon de'Paperoni in massima assise; e il medico Michele Luise, classe 1953, ex direttore del distretto sanitario di Asugi (97.145 euro). Arriva terzo un "semplice", si fa per dire, consigliere comunale, altresì regionale (e con relativa facoltosa indennità), Giuseppe Nicoli, 54enne geometra forzista. La sua dichiarazione annota 95.449 euro, oltre otto volte quella dichiarata nel 2015 e relativa all'anno prima: 11.586 euro. Quarta appunto la docente Cauci e quinta, si immagina con dispiacere, la sindaca, che con piglio ragionieristico in effetti non ha mai fatto mistero «in questi anni di rimetterci, con la carriera politica», sebbene frutto di una personale scelta di vita. In generale il Consiglio comunale di Monfalcone può ritenersi trasparente: ogni esponente di partiti o civiche (assessori esterni inclusi) ha esibito nel 2021 la propria dichiarazione dei redditi, relativa all'anno precedente. La media matematica delle entrate per un consigliere si attesta su 26.378,37 euro, meno della metà delle ricchezze giuntali, calcolate in 59.472 euro e 25 centesimi annui. Ma nel 2015 era di circa diecimila euro più alta: 36.046 euro. La squadra esecutiva detiene invece i redditi nel complesso più robusti. Ad abbassare leggermente la media gli assessori Giuliana Garimberti e Luca Fasan. Quest'ultimo, però, ammette «di non cavarsela affatto male a livello di reddito familiare, dal momento che vi sono due attività: quella della moglie e della madre». «Per me non è una sorpresa, visto che sono circondato da quote rosa e da donne imprenditrici. Quest'anno, poi, si è aggiunto da ultimo il reddito di mia figlia - prosegue - e in ogni caso provengo da tre generazioni di imprenditori». I 17 mila e spiccioli rappresentano la sola indennità assessorile. Dopo la sindaca, invece, si posizionano, nell'ordine: Francesco Volante, il dem Paolo Fogar, Ciro Del Pizzo, Paolo Venni e Antonio de Lieto. L'ex assessore Massimo Asquini sta all'11° posto, mentre sui 28 contemplati la candidata sindaca del centrosinistra Cristiana Morsolin, doppia laurea e di professione fisioterapista di Asugi, si piazza al 16° gradino con 29.278 euro. Se si guarda ai due schieramenti, maggioranza e opposizione (inglobando qui come da schema ufficiale dell'ente anche Alternativa con i fatti e il Gruppo Misto), la media dei redditi è rispettivamente di 42.117 e 22.159 euro. A fare la parte del leone e incrementare le medie, sono sempre o quasi gli assessori- consiglieri Rockefeller. Ma Garritani sa di essere un Paperone? «Detta così mi immaginavo d'aver vinto l'enalotto - ride al telefono -: in realtà quello è il reddito relativo alla mia pensione da ex colonnello e frutto di quasi 40 anni di servizio, iniziato come allievo e percorrendo poi tutto il cursus honorum, dopo il concorso vinto e l'ingresso ufficiale nell'Arma». Compensi, per 17 anni, maggiorati rispetto ai parigrado anche in ragione dell'indennità da elicotterista. Che gli è valsa l'impresa di volare sopra i redditi dei colleghi di giunta. --© RIPRODUZIONE RISERVATA