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Flavia Amabile romaÈ un istante, rapidissimo. Giorgia Meloni si è raccolta per qualche minuto davanti alla bara di David Sassoli. Quando solleva la testa dà ancora uno sguardo alla foto in cui il presidente del Parlamento Europeo ha il sorriso che ha incantato per anni intere generazioni di telespettatori. Si porta la mano alla bocca e lancia un bacio verso quel sorriso prima di andare via. È un gesto d'onore, il leader del Msi Giorgio Almirante era rimasto impettito davanti alla bara del segretario del Pci Enrico Berlinguer e gli aveva tributato un lieve inchino prima di allontanarsi. C'era il dolore ma c'era anche tanta politica ieri in Campidoglio dove dalle 10 alle 18 oltre quattromila persone si sono messe in fila per rendere omaggio a David Sassoli, presidente dell'Europarlamento, scomparso la notte dell'11 gennaio a 65 anni dopo due settimane di ricovero in ospedale per l'improvviso peggioramento di una forma di leucemia con cui conviveva da anni. Ogni partito ha inviato una delegazione, amici e ex colleghi a turno hanno creato dei picchetti intorno alla bara quasi come se volessero difenderla un'ultima volta prima di vederla andare via. Non solo il Pd a cui Sassoli apparteneva. Ìl presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato il primo a recarsi in Campidoglio quando la sala non era ancora aperta al pubblico per abbracciare lontano dai riflettori la famiglia di Sassoli: la moglie Alessandra Vittorini e i figli Livia e Giulio. Ad accogliere il capo dello Stato è stato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che per tutta la giornata ha fatto gli onori di casa. Per restare alle istituzioni, anche il premier Mario Draghi e i presidenti del Parlamento Roberto Fico e Elisabetta Casellati hanno voluto abbracciare la famiglia del presidente dell'Europarlamento, moglie e figli, presenti. Ma tutto il mondo politico, senza distinzioni, ha voluto salutare per l'ultima volta Sassoli prima dei funerali di Stato, in programma per domani alla basilica di Santa Maria degli angeli a Roma. Tra i primi ad arrivare alla Protomoteca Nicola Zingaretti e poi Giuseppe Conte, con Goffredo Bettini. Un attimo prima era stato Massimo D'Alema a mettersi ordinatamente in fila per esprimere il suo cordoglio alla famiglia. Forza Italia si è presentata con una delegazione composta da Antonio Tajani e i capigruppo Bernini e Barelli. Più tardi, è arrivata anche Maria Stella Gelmini. Oltre a Nicola Fratoianni e Dario Nardella, anche Mario Monti ha salutato il feretro. E lo stesso, stringendo la famiglia Sassoli, hanno fatto Walter Veltroni e Gianni Letta. Il Pd, il partito di Sassoli, è stata la forza politica più numerosa tra le tante: i gruppi di Camera e Senato erano presenti con in testa le presidenti Debora Serracchiani e Simona Malpezzi e il segretario Enrico Letta ha guidato una nutrita delegazione di partito. Tra i primi a salire in Campidoglio anche Dario Franceschini. Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani non hanno fatto mancare il proprio saluto. Così come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che si sono messi ordinatamente in fila tra i cittadini che intanto sfilavano davanti al feretro. «Era una persona che aveva rispetto dell'avversario e che sapeva stare al gioco lealmente, e a me mancherà. Fossero tutti così gli avversari, il gioco della politica sarebbe molto più alto», ha detto la leader di FdI. Matteo Renzi ha guidato la delegazione di Iv, con Ettore Rosato, Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Maria Elena Boschi, tra gli altri. Tanti, tantissimi, sono comunque stati i parlamentari e gli esponenti politici di tutti gli schieramenti che hanno ingrossato la lunga fila di cittadini in attesa di dare l'ultimo saluto al presidente dell'Europarlamento.Oggi i funerali di Stato. --© RIPRODUZIONE RISERVATA