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Pietro ComelliLa provoazione di Barbara Gallo, presidente vicario del Tribunale di Gorizia, viene raccolta non senza preoccupazione dai sindaci espressione del territorio. Davanti al personale dimezzato, quello amministrativo in particolare, Gallo è stata esplicita e netta: «La sensazione è che vogliono arrivare alla chiusura per consunzione. Piuttosto dicano che lo vogliono chiudere e non se ne parli più».Parole dure che trovano il sostegno del sindaco Rodolfo Ziberna: «Ha ragione, siamo di fronte a un vulnus anche se, purtroppo, nell'immaginario collettivo il tribunale è vissuto come un mondo estraneo. Niente di più sbagliato...». Il primo cittadino di Gorizia è preoccupato da una situazione che «rischia di penalizzare il territorio». Ziberna pensa in particolare alla parte civilistica: «Abbiamo un tribunale che rappresenta un'eccellenza in questo campo, capace di dare risposte in tempi brevi alle aziende, ai privati che significa tanto per il tessuto economico. L'ultima relazione di Giovanni Sansone (il presidente del Tribunale di Gorizia andato in pensione alla fine del 2020) dati alla mano mostrava questa eccellenza. Non riesco a capire perché devi penalizzarla...».Il sindaco ricorda di come circa dieci anni fa si tentò di chiudere il tribunale, non chiede privilegi per Gorizia ma solo di salvaguardare «un servizio essenziale anche per attrarre imprese e investimenti. Pensiamo per un attimo solo al numero di aziende presenti, avere un tribunale che funziona significa avere delle risposte. Allungare i tempi non aiuta la ripresa economica di cui abbiamo bisogno. Serve dunque personale e capisco la provocazione della presidente Gallo». Oltre alla solidarietà Ziberna invierà una lettera al Ministero, sottolineando l'aspetto nevralgico anche di una realtà di confine, oltre al dialogo aperto con Regione e Ordine degli avvocati.Un possibile accorpamento con il Tribunale di Trieste, invece, più volte prospettato non lo vede d'accordo: «Non credo che abbia personale in più, qui serve scomodare l'ambito nazionale. Non vedo perché deve essere Gorizia a pagare»Sulla stessa lunghezza d'onda Anna Maria Cisint, che allarga il campo: «Non si può andare avanti con i tagli delle risorse umane, mi riferisco anche alla forze dell'orsine e ai vigili del fuoco - dice il sindaco di Monfalcone - È chiaro che senza amministrativi non si può andare avanti, quindi bisogna avere delle risposte anche perché passa il concetto che questo è un territorio considerato ai limiti dell'Italia e quindi meno attrattivo. Non è così e lo sfogo della presidente Gallo è stato opportuno». Anche Cisint punta sul ruolo del tribunale quale «supporto alle attività economiche con problemi di liquidità», non è contraria a una riorganizzazione utilizzando la tecnologia però «devi avere tutte le risorse umane». Bene, a questo punto qual è la soluzione? «Se da una parte lo Stato deve sburocratizzare, con quindi un'esigenza minore di ore lavoro, dall'altra penso ai posti banditi dal governo per le assunzioni ai Ministeri. Beh, dico vediamo un po' se ci sono - dice il sindaco di Monfalcone - com'è la situazione nei Ministeri, dubito che ci sia carenza, in modo da rimpinguera le defezioni nei tribunali come accade a Gorizia». --© RIPRODUZIONE RISERVATA