Biden resiste al pressing del G7 Ce ne andremo nei tempi stabiliti
il retroscenaPaolo MastrolilliINVIATO A NEW YORKAl vertice virtuale dei G7 in programma oggi gli europei, preoccupati soprattutto da un'ondata di rifugiati, chiederanno agli americani di restare in Afghanistan oltre la scadenza del 31 agosto, ma Biden non è pronto a prendere un impegno definitivo. Non solo per le minacce venute ieri dai taleban, e quelle dei gruppi terroristici come Isis K, ma anche perché l'evacuazione accelera e lui spera che non sia necessario. Questa è la sua priorità per ragioni di sicurezza, e per interessi di politica interna, dove vuole cambiare soggetto al più presto. Altro discorso è il rapporto incrinato con gli alleati occidentali, che aumenta la pressione sulla Casa Bianca per fare concessioni, ma potrebbe essere rimandate a dopo l'emergenza.Ieri mattina Biden ha parlato per la seconda volta col premier britannico Johnson, per definire i dettagli del G7 virtuale in programma oggi nel primo pomeriggio italiano. La posizione di Londra è sostanzialmente allineata con Roma, Parigi e Berlino, rimaste scottate dalla rapidità del ritiro americano e le poche informazioni ricevute in anticipo. Come prima cosa, gli europei chiedono agli americani di restare all'aeroporto di Kabul oltre il 31 agosto, perché quando andranno via loro le operazioni finiranno, anche se si studia la possibilità che una missione civile guidata dai turchi possa restare a completare il lavoro. Lo scopo è garantire l'evacuazione di tutti i cittadini occidentali, ma anche dei circa 60.000 afghani che hanno collaborato con la missione Nato. Gli europei poi vogliono un percorso comune per l'approccio al nuovo regime di Kabul, che potrebbe includere sanzioni per il rispetto dei diritti umani, oltre al congelamento dei finanziamenti internazionali già attivato da attori chiave come l'Fmi e la Federal Reserve. Il premier Draghi punta ancora ad organizzare un G20 virtuale straordinario a settembre, per coinvolgere Cina e Russia, anche se i media di Pechino suggeriscono che il presidente Xi potrebbe non partecipare al G20 di persona in programma a Roma alla fine di ottobre, per le tensioni generali ancora aperte con Biden. Macron poi insiste sul fatto che la crisi conferma la necessità per l'Europa di diventare più autonoma dagli Usa nelle relazioni internazionali, tanto sul piano diplomatico, quanto su quello militare.Il consigliere per la Sicurezza nazionale Sullivan ieri ha detto che il capo della Casa Bianca discuterà con i G7 l'ipotesi di restare a Kabul oltre il 31 agosto, ma non è ancora pronto a prendere una decisione. L'evacuazione sta accelerando, con 10.400 persone uscite dal paese nelle ultime 24 ore, portando il totale a oltre 37.000. Il perimetro è stato allargato, nel senso che sono stati individuati metodi per far arrivare i fuggitivi all'aeroporto, anche senza pattugliare le strade. Sullivan ha detto che gli Usa sono convinti di riuscire a portare fuori tutti i cittadini americani entro il 31 agosto, e se ciò accadesse gli incentivi a restare sul terreno diminuirebbero in maniera significativa. Magari potrebbero farlo, ma senza un annuncio ufficiale. È vero che Biden ha riconosciuto l'obbligo morale di salvare gli afghani collaboratori della Nato, ma non è chiaro se ciò include estendere la presenza dei soldati oltre il 31 agosto, correndo il rischio di rappresaglie dei taleban o attentati terroristici. Joe non ha mai creduto alla ricostruzione dell'Afghanistan, anche prima di diventare capo della Casa Bianca, e quindi prima della sua dottrina della «politica estera per la classe media» che i critici bollano come «America First Light». Crede che la storia gli darà ragione, e comunque alle consultazioni Midterm del 2022 gli elettori non voteranno sul ritiro da Kabul, ma su Covid, economia e le altre priorità interne. Ciò a patto che non muoiano o vengano presi in ostaggio civili o militari americani: questo è il rischio che non può correre, perché cambierebbe la dinamica. I suoi sostenitori già cercano di cambiare la narrativa, sostenendo che l'evacuazione si sta dimostrando un successo, però deve concludersi come sta avvenendo. Sopravvissuto all'emergenza, Biden avrà tempo di ricostruire il rapporto con gli europei, che lo ringrazieranno di aver chiuso la guerra eterna in Afghanistan. --© RIPRODUZIONE RISERVATA