In coma dopo il pugno al volto Quattro anni all'aggressore
Gianpaolo SartiQuattro anni, un mese e dieci giorni di reclusione. Questa la condanna inflitta al ventiquattrenne Francesco Fedeli, il giovane che il 14 ottobre del 2018 (la sera della Barcolana) aveva steso con un pugno al volto il venticinquenne Alessio Vicchi, ex cameriere della pizzeria Rossopomodoro. L'episodio era avvenuto a tarda sera sulle Rive, nei pressi della Stazione Rogers. La vittima, colpita perché aveva "osato" rivolgere un apprezzamento alla ragazza che accompagnava il ventiquattrenne, aveva sbattuto la testa per terra ed era finita in coma. Ora ha danni permanenti.La sentenza è stata pronunciata dal gup Lugi Dainotti (pm Lucia Baldovin) al termine del processo in rito abbreviato. Il giudice ha anche disposto a carico dell'imputato l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Il risarcimento danni dovrà invece essere quantificato e liquidato in sede civile. Il gup però ha stabilito una provvisionale, quindi un acconto immediatamente esecutivo, di 30 mila euro a favore di Vicchi (difeso dall'avvocato Mario Conestabo) e 15 mila euro a testa per i suoi genitori (difesi dall'avvocato Antonio Santoro). Fedeli (originario di Torre del Greco e residente in Veneto, difeso dall'avvocato Esmeralda Di Risio di Pordenone) ieri in udienza ha presentato una lettera di scuse in cui in buona sostanza sostiene di non essere una persona violenta e di non aver immaginato una conseguenza del genere dalla caduta. «Ero a Trieste con la mia fidanzata per fare un giro - ha scritto Fedeli - ho incontrato per caso Alessio, in un secondo è successo tutto... ho reagito. Non volevo fargli del male, non volevo che andasse così... mi dispiace». Il giovane si è inoltre impegnato a dare 100 euro al mese: «Purtroppo non lavoro... posso solo impegnarmi con questa cifra». Come detto sarà la causa civile a determinare la somma del risarcimento. Vicchi a causa di quel colpo aveva rischiato la vita: era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Cattinara in condizioni gravissime. Il trauma aveva comportato una frattura cranica, contusioni cerebrali multiple e crisi epilettiche. L'aggressore, dopo aver sferrato il pugno, era fuggito dileguandosi tra la folla della Barcolana. Ma la Squadra mobile era riuscita a risalire a lui grazie ad alcune testimonianze e a pochi frame di una registrazione video. Pochi secondi in cui si vede il giovane mentre se ne va in fretta, insieme alla fidanzata, dopo aver steso Alessio. L'immagine decisiva era stata immortalata nell'attimo in cui Fedeli si era girato per guardare dietro di sé, a cosa aveva fatto. In quel frame si scorgeva parte del volto. --© RIPRODUZIONE RISERVATA