Resti della villa romana: sos di Cervignano nostra

cervignanoValorizzare i resti della villa rustica romana e sostituire il cartello turistico, ormai illeggibile, È l'appello che Michele Tomaselli, presidente dell'associazione Cervignano nostra, lancia al Comune.Nel 2006 nella lottizzazione "Le Rotonde" di Cervignano, a ovest della Regionale 14 vicino alla roggia Fossa Vecchia, sono stati riportati alla luce i resti della villa, resistita alle sole fondazioni. L'archeologo Cristiano Tiussi ha scritto: «Un edificio non perfettamente rettangolare lungo 19,75 metri e largo almeno 16,65 orientato a ovest, con ingresso da un ampio varco, occupato da una base per un sostegno ligneo, e due muri paralleli che costituivano delle partizioni interne». Sulla base dei reperti rinvenuti le strutture sono state datate tra l'età augustea e il I sec. d.c. e, per caratteristiche planimetriche e tipologiche, il resto del fabbricato sembra aver avuto una destinazione rustica anche se è ipotizzabile facesse parte di un complesso più ampio. Alla scoperta seguì la valorizzazione prevista dal piano particolareggiato d'intesa con la Soprintendenza, che imponeva al Comune di Cervignano di mantenere in superficie la sagoma dei ritrovamenti e di inserire un cartello turistico, ma inspiegabilmente, sottolinea Tomaselli, il sito è stato ricoperto e oggi non risulta più individuabile se non con l'aiuto di mappe e sistemi Gps. Il presidente di Cervignano nostra, quindi, lancia l'appello al Comune, proprietario dell'area, affinché il sito «possa nuovamente essere scoperto e valorizzato, come previsto dalla Soprintendenza, per renderlo fruibile alla cittadinanza e ai numerosi cicloturisti, anche in ottica di sviluppo e riqualificazione urbana di quel tessuto periferico cittadino che con molte difficoltà stenta a partire. E si sostituisca il cartello illustrativo del sito, oggi completamente illeggibile». --