Il Comune vince la guerra legale sull'antenna di Chiampore

Riccardo TosquesMUGGIA. «Il traliccio della Finmedia posizionato a Chiampore è abusivo». Il sindaco di Muggia Laura Marzi annuncia l'epilogo dell'annoso braccio di ferro tra il Comune istroveneto e la società triestina. Il Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia ha rigettato infatti il ricorso proposto da Finmedia contro il Municipio rivierasco, ricorso avanzato per conservare il traliccio di 30 metri d'altezza realizzato a Chiampore. «Questa nuova sentenza del Tar è la conferma che il traliccio sia abusivo e che quindi il Comune di Muggia potrà anche in futuro avere potere sulla localizzazione di questi impianti», le parole del sindaco. La vicenda in questione è iniziata nel febbraio 2010, quando Finmedia chiese al Comune di Muggia l'autorizzazione a sostituire due suoi tralicci preesistenti con un unico traliccio nuovo, molto più impattante a livello di dimensioni, su cui fissare le antenne utilizzate da sei emittenti per la radiodiffusione. Nel dicembre 2014 il Comune evidenziava la decadenza dell'autorizzazione poiché le opere progettate non risultavano ultimate nel termine dei 12 mesi previsti. Finmedia, però, propose ricorso al Tar, ricorso che venne accolto nel 2015 e che annullò il provvedimento di decadenza del Comune, ristabilendo in quattro anni il termine da considerare per la conclusione dei lavori. La sentenza venne appellata dal Comune, il quale, con la pronuncia del Consiglio di Stato del giugno 2017, vide una vittoria piena e il capovolgimento totale di quanto stabilito in primo grado, con la perdita di efficacia immediata del titolo autorizzatorio della società. A seguito della decisione del Consiglio di Stato, il Comune aveva emanato l'ordinanza con l'ingiunzione della demolizione del traliccio per trasmissioni radiofoniche nel frattempo realizzato dalla società a Chiampore, nonché il diniego del rilascio del permesso a costruire in sanatoria. La Finmedia srl si era opposta a questi provvedimenti proponendo il ricorso al Tar e sviluppando ben 12 motivi di impugnazione. Un numero considerevole di argomentazioni, al quale tuttavia il Comune, difeso dalla propria avvocatura civica con i legali Coren e Gerin, ha replicato con quattro memorie difensive che hanno di fatto avvalorato l'esistenza di poteri di pianificazione in capo al Comune di Muggia. Alla fine il Tar Fvg ha disposto il rigetto totale del ricorso della società Finmedia srl, la quale è stata peraltro condannata a pagare le spese di lite in favore del Comune di Muggia. Soddisfatta l'assessore all'Ambiente Laura Litteri: «Non è stata una vicenda semplice, ma con la stessa grande motivazione e determinazione che da sempre hanno contraddistinto il nostro impegno in questo campo, abbiamo visto riconosciuta la legittimità del nostro Piano di delocalizzazione: dopo quasi dieci anni, è una vittoria inequivocabile quella che vede il Comune di Muggia protagonista di una svolta storica sul fronte delle antenne». -- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI