Il Centro per il riuso sarà una realtà nel 2018
di Edo CalligariswROMANSNel 2018 a Romans d'Isonzo verrà realizzato il centro di riuso intercomunale. A farlo presente è stato il sindaco Davide Furlan, nel corso dell'incontro natalizio con la cittadinanza, che si è tenuto nei giorni scorsi nella Casa Candussi - Pasiani. E infatti, la giunta comunale di Romans ha appena approvato il progetto definitivo dei "Lavori di realizzazione di un centro di riuso", nel capoluogo Romans, redatto dallo Studio di ingegneria e architettura "4 i Associati" di Trieste, per un importo complessivo dei lavori pari a 203mila euro. Una spesa per la quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha erogato al Comune capofila di Romans, un contributo di 162.400 euro, mentre i restanti 40.600 euro saranno a carico dell'amministrazione comunale romanese. L'iniziativa di aprire un centro per il riuso e la riduzione dei rifiuti o la preparazione al loro riutilizzo, è stata concordata con i Comuni di Mariano, Medea, Sagrado e Villesse, al fine di pervenire all'utilizzo in forma associata del centro di riuso, estendendo quindi i termini della convenzione già in essere per l'utilizzo in forma associata del Centro di raccolta differenziata dei rifiuti e materiali di diverse tipologie, già attivo da alcuni anni nell'area di via Pedret a Romans. Dopo l'approvazione del progetto definitivo - ha aggiunto il sindaco - si provvederà, nei prossimi mesi, all'approvazione del progetto esecutivo e all'appalto dei lavori». Buone notizie giungono pure in merito a una possibile riapertura del Centro diurno Alzheimer di via 25 Maggio a Romans, chiuso dall'inizio del 2016. Lo ha fatto presente il sindaco Davide Furlan, nel corso dello stesso incontro, in cui ha fatto notare che sono state gettate le basi per una possibile riapertura della struttura, in sinergia con il Centro Alzheimer di San Canzian. Alcuni consigli comunale del Basso Isontino hanno già deliberato per sostenere tale proposta, mentre nei prossimi mesi si spera arrivino buone notizie anche dai restanti Comuni».©RIPRODUZIONE RISERVATA