False pozioni d'amore, "maga" nei guai

La polizia di Stato, nelle ultime ore, ha arrestato a Rabuiese un passeur italiano di origine kosovara, M.H. le iniziali rese note dalla Questura, 42 anni. A fermarlo sono stati gli agenti della Squadra mobile. L'uomo si trova ora al Coroneo mentre lasua vettura è stata sottoposta a sequestro. L'arresto è scaturito da un controllo in entrata Stato di una Volkswagen Golf, con targa italiana, a bordo della quale, oltre all'autista, c'erano anche altri due passeggeri. Dal controllo si è così potuto appurare che i passeggeri, un albanese e un kosovaro, risultavano essere irregolari sul territorio nazionale: il primo risultava infatti inammissibile in territorio Schengen, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione a farvi ingresso, mentre il secondo era sprovvisto di qualsiasi documento idoneo per fare ingressonel territorio nazionale italiano. Ai poliziotti, a quel punto, è apparso verosimile ritenere che M.H. avesse agevolato l'ingresso dei due uomini sul territorio nazionale, per cui hanno proceduto all'arresto e all'accompagnamento in carcere con l'accusa di aver introdotto in Italia due clandestini.di Gianpaolo Sarti«Indossa questo bellissimo talismano e lui si innamorerà di te. Metti uno al collo e poi un altro sul tavolo. Poi prendi questa pozione magica...io intanto incomincio il rito...funziona, credimi. Lui tornerà sicuramente da te». Si faceva chiamare "dottoressa Rossella" la fattucchiera triestina di cinquantaquattro anni pizzicata dai carabinieri di Pistoia. Perché è lì, in Toscana, nel Comune di San Marcello Piteglio, che la sedicente sensitiva ha colpito approfittando della fragilità di una donna di cinquantacinque anni. E a cui, mese dopo mese, è riuscita a scucire ben 2.600 euro. La Vanna Marchi di casa nostra aveva il suo quartier generale proprio qui, a Trieste: dalla sua casa gestiva svariati siti e pagine Facebook in cui tentava di raggirare le sue prede. Spesso mirando proprio lì, sulle difficoltà d'amore. A suo carico, come emerso dalle indagini dei carabinieri, pesano svariate denunce a Udine e a Gorizia. L'ultima vittima si era rivolta alla "dottoressa Rossella" lo scorso gennaio, contattandola su internet. La cinquantacinquenne toscana di San Marcello Piteglio lamentava problemi di cuore da cui non riusciva a venirne a capo. Era così cominciato un lungo rapporto fatto di messaggini su Whatsapp e la spedizione a domicilio di polveri "magiche", talismani e altra paccottiglia. Tutto ciò con la promessa di cambiare la vita della malcapitata. Di restituirle l'uomo perduto. Il trattamento prevedeva anche l'esecuzione di una serie di riti a distanza caratterizzati, come pubblicizzato sul sito web, dalla "potentissima magia angelica". Internet, in effetti, è zeppo di siti, pagine Facebook e gruppi specializzati nel genere. Alcuni offrono la possibilità del contatto diretto o su Whatsapp. Il rapporto tra la "santona" e la pistoiese si protrae per mesi. Ma ogni amuleto e ogni cerimoniale angelico a distanza costano. E tanto. La cifra, dall'inizio dell'anno a oggi, raggiunge ben 2.600 euro. In mezzo non mancano le intimidazioni: la donna di San Marcello Piteglio sarebbe andata incontro a «gravi conseguenze» e a «pericoli», tutti ovviamente immaginari e assolutamente inventati, se avesse interrotto l'acquisto e le prestazioni magiche della "dottoressa". La minaccia, scrivono proprio i carabinieri di Pistoia, era di provocare l'intervento di chissà quali «larve astrali che succhiano l'energia alle persone causando incidenti di vari natura». Ma la vittima è ormai entrata in una totale condizione di sudditanza psicologica causata anche dalle reali difficoltà personali. Riceve amuleti a volontà, cerimonie a distanza. E paga. Ma, dopo un po', la malcapitata si accorge che la propria vita è ben lontana dalle promesse ricevute e inizia ad annusare l'imbroglio. Sente la truffa.Così, timidamente, prova a esporre i suoi dubbi alla fattucchiera, decidendo di farla finita con quei talismani. Ma la triestina si scatena. Prende il cellulare e invia alla vittima un messaggio vocale colmo di insulti e maledizioni maligne. Ed è qui che la pistoiese, piena di polverine e amuleti ma con il portafoglio svuotato, decide di recarsi al comando dei carabinieri per denunciare l'accaduto. I militari non perdono tempo. Le indagini partono subito: dai primi accertamenti l'Arma scopre che la "dottoressa Rossella" è una vedova che vive a Trieste. E che di mestiere fa proprio l'imbrogliona. Sta lì, dietro a una tastiera, a promettere mirabolanti svolte esistenziali e d'amore con polverine (forse semplice sale e zucchero da cucina) a persone deboli affrante dalla vita. Grazie al web, ha contatti in tutta Italia. Le indagini portano a galla che la "dottoressa", con i suoi siti e le sue pagine Facebook, non è di certo la prima volta che riesce circuire qualcuno. Ha già truffato qua e là: proprio in Friuli Venezia Giulia, per l'esattezza a Udine e a Gorizia. I carabinieri di Pistoia, che si sono incaricati dell'inchiesta, fanno chiaramente riferimento all'esistenza di «una nutrita serie di analoghe denunce a suo carico finora limitate al territorio del Friuli Venezia Giulia». Per questi suoi talismani, polverine e rituali a distanza fatti di energia "angelica", la sensitiva dovrà rispondere di truffa aggravata.©RIPRODUZIONE RISERVATA