Terrazza con vista mare e cucina local-siciliana

LA TERRAZZA TRIESTE Viale Miramare 331 Tel. 334 3317844 Chiusura Mai Orario 12.30-15 19.30-23 Prezzo medio 25-30 euro nCoperti 100 nCarte di credito: tutte tranne American Express nParcheggio: nodi Furio Baldassi Esistono certe scadenze naturali alle quali non ci si può sottrarre. L'arrivo della primavera, certo, il modulo 730 e la riapertura della Terrazza dell'Ostello. Perchè quella che, anni fa, era sembrata una sfida un po' estrema, adesso è una bella certezza. Arriva la fine di aprile, l'inizio di maggio, e si sa che si potrà riprendere a lasciarsi andare, magari un po' indolenti, in questo spazio di rara bellezza. Guardando le petroliere in rada, i ragazzi/e in gita scolastica che sciamano, i semplici turisti per caso che, altrettanto casualmente prendono la via di questo terrazzone di pietra e, con l'occhio che vaga tra Muggia e Pirano, si chiedono, probabilmente, cos'abbiamo fatto per meritarci tutto questo ben di Dio. La bellezza assoluta della location, del resto, Giovanni Tosto l'aveva "annusata" già in tempi non sospetti, quand'era ancora il semplice gestore stagionale della struttura. Negli anni è arrivato anche a gestire l'Ostello della Gioventù, e ora si divide tra accoglienza e ristorazione. Il locale, diciamolo subito, ha il fascino discreto delle cose già note, l'attrazione assoluta e rassicurante della cucina quasi di "casa". Maurizio Borzì, siciliano di Catania, era arrivato a Trieste anni fa da "coghetto" di riserva. Adesso è cresciuto, grazie anche alla collaborazione di Andrea "Schia" e di Mollah, ragazzone del Bangladesh che ormai fa parte dell'arredamento, oltre alle eteree Irene e Silvietta. E, soprattutto, ha saputo dare personalità e uno spazio tutto suo alla cucina della sua regione, che vive e si esalta in piatti come le mezze maniche con gamberi, pomodorini e grattata di limone, o con scorfano (scarpena) pomodorini e olive taggiasche. Sul pesce, qua, non si scherza. Giovanni è pronto a giurare sui parenti più cari che tutto quello che vi viene paracadutato in tavola è assolutamente di giornata, e siamo portati a credergli, visto il gran movimento di corrieri delle varie pescherie che gli portano i rifornimenti. Si viaggia a giornate, tra sardoni impanati (sempre presenti), calamari del golfo, branzini e gamberoni, sgombri e orate. La lista è giornaliera e, ovviamente, risente dell'andamento del mercato, ma è in grado di accontentare sia i gourmet patentati che i turisti di passaggio che non vanno oltre i calamari e le patate fritte. Di sicuro una delle sensazioni più forti della bella stagione triestina. Anche perchè, cerchiamo di non dimenticarlo, per motivi imperscrutabili non è che le terrazze vista mare si trovino in ogni angolo. Anzi, si contano sulle dita di una mano. Stappate, dunque, la vostra bottiglia, sedetevi e rilassatevi. E fate scongiuri affinche la stagione che sta iniziando sia meno perturbata di quella del 2014. Perchè qui, in casi estremi, il posto interno non esiste proprio. Per finire, prezzi immutati rispetto all'anno scorso, scelta anticrisi, e conto che difficilmente supererà i 30 euro, a meno che non esageriate. Ma quello è un vostro problema. ©RIPRODUZIONE RISERVATA